Caro Vittorio,
ormai sei troppo grande e anche molto intelligente per continuare a
comportarti da bambino bizzoso , offendendo a destra e manca persone
spesso virtuose e colpevoli solo di scelte che tu non condividi. Il
risultato di questo atteggiamento e di farti apparire come un
narcisista provocatore facendo passare in secondo piano le ragioni,
spesso giuste, delle tue incazzature. Così è questo increscioso episodio
sorto con l’assessore regionale toscano Monia Monni.
Monia, te lo assicuro, è l’ultima persona che si merita espressioni così
pesanti come quelle che gli hai rivolto. Al contrario di quello che tu
pensi, lei è una dei politici più onesti , seri, preparati e combattivi
che abbiamo nella nostra toscana. E’ una che come diremmo parlando tra
maschietti al bar, che si fa un culo tanto per la situazione ambientale
e sociale del nostro territorio.
Ti invito quindi con fraterna incazzatura (so incazzarmi anch’io), a
porgerle delle esaurienti e pubbliche scuse se non vuoi essere tu la capra
presente nel tuo sfogo.Ti voglio bene e molto spesso ti stimo e per
questo conto che tu lo faccia.
Invece , come saprai, sono totalmente d’accordo con te sull’argomento in
questione: le pale eoliche. Considero anch’io molto stupido difendere
l’ambiente dal surriscaldamento globale deturpando e spesso distruggendo
il nostro paesaggio (che sempre ambiente è). Le pale eoliche non si
devono piazzare sui nostri monti bensì,come la moderna tecnologia ci
insegna, al largo nei mari dove non solo non danno alcun fastidio ma
sfruttano al meglio la quantità di vento lì presente, creando inoltre un
habitat favorevolissimo alla ricrescita della flora e della fauna delle
acque sottostanti.
Aggiungo quindi con entusiasmo il mio nome al tuo nel chiedere a Monia e
al nostro governo di rendere operativo il divieto che sull’argomento ha
espresso la Sovrintendenza Artistica.
Un grande abbraccio Sergio Staino
La Nazione, 14 febbraio 2022
2 Comments
In realtà nella democratica Puglia del rivoluzionario Michele Emiliano stanno facendo le barricate anche per i parchi eolici marini …! Saranno barricate galleggianti?
Dopo quelle sul TAP, che ci sono costate tre anni di ritardo, o sulle trivelle, per le quali era più divertente dare addosso al governo Renzi … le barricate sono sempre di moda.
Certo ecologismo di maniera è più dannoso dell’anidride carbonica nell’atmosfera.
Anche un imbecille capisce che se diciamo sempre e solo NO a tutto, non ci resta che chiudere baracca e burattini e tornare nelle caverne.
Il problema è complicato assai e non si risolve (solo) coi NO.
Serve studiare, applicarsi e trovare le soluzioni giuste, senza pregiudizi.
Roba che a certa gente fa venire l’orticaria solo a pensarci. Meglio sparare sentenze alla Sgarbi.
Caro Sergio
non credo si possa pensare di avere le scuse da un “Giullare di corte”. Sa fare solo quel mestiere e tutti/e lo considerano, un buffone, nel senso che fa ridere per guadagnarsi il pane. Non solo, ma chi avanza la richiesta di scuse, si ritroverà la laurea honoris causa col titolo di “caprone”, ovvero il maschio della capra che il “buffone” in questione firmerà per necessità e far ridere. Mi sembra più giusto affrontare i problemi Seri e reali avanzati dal nostro amico renziano doc, ing Ernesto Trotta, che perdere tempo a cercare di ridere sulle stronzate del Giullare. Convengo sul fatto che l’Italia sia il paese dei “comitati del no” per bloccare, qualche volta a ragione, il volere della maggioranza dei cittadini/e al governo del paese. Tant’è che alcuni cittadini della zona Bicocca di Milano, dei quali faccio parte, hanno deciso di creare un’associazione di volontariato denominata per l’appunto “comitato Bicocca”, che ha però come scopo il tentativo di evitare che si formino i “comitati del no” con l’informazione preventiva della progettualità istituzionale in corso. Non è un compito facile, ma diffondere in ande prima il progetto di un’opera che interessa il nostro quartiere serve a coinvolgere nella condivisione del progetto la maggioranza, spesso silente, degli abitanti dello stesso. L’algoritmo suddetto ci sembra l’unico metodo per evitare i no a priori senza giustificazione. Concludo dicendo allegria senza Giullare, ovvero buffone di corte, e tanti Cari saluti a te Sergio ed a tutti/e quelli che leggono sul tuo blog, mentre a coloro che scrivono un abbraccio. Antonio De Matteo Milano