Caro Sergio,
avrai seguito le belle azioni del Pd siciliano, che dopo aver snobbato il nostro candidato presidente della regione per votare il fascio col pizzetto, ora 4 deputati votano Miccichè presidente Ars e non il candidato designato dal partito, si mormora per ottenere poltrone di sottogoverno e così la credibilità del Pd siciliano è in caduta libera e gli abbandoni non si contano più.
Che si fa, con questa classe dirigente sorda e orba? A me non fa simpatia Grasso con la sua scelta opportunistica, ma come dare torto a quelli che lo votano per dare una lezione a Pd e Renzi?
Sono contenta per l’approvazione delle Dat, almeno quelle …
Ciao, Rosanna
4 Comments
Cara Rosanna,
che il Partito in Sicilia abbia seri problemi è ahimè! evidente a tutti.
D’altronde abbiamo governato per 5 anni senza lasciare grosse tracce di riforme, ora abbiamo preso il 14% scarso, una volta perdemmo 61 collegi a 0, per ultimo 4 soccorritori votano Miccichè per compensare 4 franchi tiratori di Musumeci, Governatore eletto, alle prossime elezioni non oso pensare cosa potrà succedere, …
Che dire?
E’ disarmante, c’è da disperarsi e correre a rinchiudersi in una qualche latomia, profonda e nascosta.
Ciò detto, chiediamoci però perché la tua terra è in queste condizioni.
La sinistra è sempre stata minoritaria, in più, appena possibile, si spacca e si fa la guerra (vedi ultime elezioni), l’economia è in mani perlomeno sospette e la burocrazia, non ne parliamo nemmeno: è impermeabile ad ogni tentativo di seppur blanda riforma di efficienza.
Vogliamo dare la colpa a Renzi di questo stato di cose? Certamente, il Segretario, volente o nolente, non può sottrarsi alle sue responsabilità oggettive, ma i cittadini, le persone, la società siciliana, non ha nulla da rimproverarsi?
Possibile che passano gli anni, direi i secoli, e nulla cambia?
Perché la società siciliana non produce anticorpi, perché è così assuefatta ad un tale degrado?
Io ho un ricordo struggente della bellezza, del cuore immenso della vostra terra, ma serbo anche un ricordo tremendo di incuria sociale, di evidente malgoverno, di collusione a tutti i livelli, che non subisce alcuna modifica.
Tutti, dall’unità d’Italia in avanti, hanno provato a cambiare la Sicilia da fuori, con ogni mezzo, anche molto discutibile, e senza
alcun risultato apprezzabile.
Temo che solo quando la spinta al cambiamento verrà da dentro il corpo sociale, nascerà dalle esigenze del popolo, scoppierà come esigenza di civiltà, solo allora qualcosa potrà cambiare.
E mettiamo pure in conto una reazione … commisurata alla minaccia di riforma, purtroppo.
Il resto dell’Italia può esservi vicino, ma lo sforzo più grande deve partire da dentro.
Altrimenti siamo sempre al Gattopardo.
La prima riforma necessaria sarebbe quella di revocare lo status di Regione a statuto speciale (e non solo per la Sicilia). Ma abbiamo visto che fine fanno anche le più blande riforme costituzionali …
La strada è lunga e se non vinciamo sarà anche peggio.
Coraggio.
Di seguito la mail che inviai nell’ aprile 2016 alla Unità; pare trascorsa un’ epoca, e con quali risultati è sotto gli occhi di tutti. Sorvoliamo sulla ex sinistra interna, ma la riflessione sul caso Etruria appare più che mai attuale.
Mi chiedo e chiedo: è giusto che la vicenda di una nostra rappresentante, perchè tale è alla fin fine Maria Elena Boschi, la sua pur legittima autodifesa, rischi tuttavia di trascinare nel baratro tutto il partito? Ed un risultato negativo del PD alle prossime elezioni non recherebbe un danno, forse irreparabile, al paese ed alla nostra democrazia? Possibile che non si rifletta sulla opportunità di un un gesto di generosità verso la collettività di cui si fa parte? Parlo delle dimissioni dal governo, sia pur tardive, non della eventuale ricandidatura, che invece
credo sia auspicabile.
Salvatore Bini
Da: Salvatore Bini [mailto:INIBGG@LIBERO.IT]
Inviato: mercoledì 27 aprile 2016 12:19
A: ‘community.unitatv@gmail.com’
Oggetto: REFERENDUM RIFORMA COSTITUZIONALE
Ancora ambigua appare la posizione della sinistra interna in merito al prossimo referendum costituzionale.
Mi auguro che, almeno in questa occasione, essa recuperi la propria coerenza con l’ appartenenza ad una forza politica riformatrice quale è il PD e anteponga l’ interesse del Paese, ed in subordine del Partito, alla estenuante rivendicazione identitaria.
Tuttavia mi auguro che Renzi sia altrettanto coerente nel dare seguito alle aperture e garanzie date in ordine alla necessaria legge elettorale riguardante il nuovo Senato, premessa del voto favorevole espresso anche dalla minoranza.
Infine un consiglio a Maria Elena Boschi, probabilmente la migliore risorsa del PD per il futuro: poiché è indubitabile che, almeno nel medio periodo, la vicenda connessa a Banca Etruria la espone ad attacchi, strumentali e non condivisibili, ma che evidentemente rischiano di offuscarne il ruolo e l’ immagine, le suggerirei di annunciare sin d’ ora che, subordinatamente all’ esito positivo del referendum e completato così il percorso riformatore di cui lei è stato il principale motore, presenterà le proprie dimissioni da ministro, dedicandosi unicamente al Partito, quantomeno sino all’ esito di ogni indagine e polemica connessa alla vicenda bancaria.
Oltre ad essere un volano mediatico per l’ esito stesso del referendum , ne guadagnerebbe ancor più in stima e prestigio, potendo ben aspirare in futuro alla riassunzione di ruoli di governo ma avendo reso la propria posizione ineccepibile ed inattaccabile.
Un saluto,
Salvatore Bini
Cara Rosanna, negli anni ’90 sono stato poche volte nella tua bellissima terra. Ho ancora negli occhi due immagini di sapore “politico”. La prima a Carini (potrei sbagliare comune!) la faccia pulita e piena di voglia di fare dei giovani amministratori di Sx di quella città. La seconda a San Giuseppe Jato, terra di mafia per antonomasia, l’atmosfera era di un cupo incredibile e mi chiesi che coraggio dovevano avere gli amministratori allora di sinistra per affrontarne i problemi. La vera e unica speranza sono quei giovani coraggiosi che ancora vogliano spendersi con onestà e pulizia morale (in qualsiasi partito!) nella cosa pubblica. Un ultimo ricordo, vogliate consentirmelo. Piana degli Albanesi. Ne avemmo un’impressione splendida, dopo essere scesi da Portella della Ginestra. Tanta miseria ma quanta cortesia ed ospitalità. Forza Sicilia e coraggio siciliani.
tomasi di lampedusa: bisogna che tutto cambi perché tutto rimanga com’è….