Bella, triste e penso vera.
Caro Sergio,
ti scrivo perché so di poterti infastidire senza che tu me lo faccia pesare: credo, tuttavia, che anche a te faccia piacere avere un “compagno a duol”, così che “scema la pena”!
Mi riferisco ai dolori del giovane “comunista che fu” e che ora chi sia non sa più, e neppure cosa possa essere ancora: ho appena letto, su “La Repubblica”, Franceschini dire che «il bilancio del governo dopo un anno è positivo e che il PD cresce»: dovrei essere contento, io ex PCI, ex PDS, ex DS e tra i fondatori PD!
Eppure, queste vantate magnifiche sorti e progressive, a fronte di una inerzia quasi assoluta, e dove gli unici fatti sono gli annunci, mi stanno annoiando se non peggio, non mi dicono nulla, anzi, mi consegnano un senso di ulteriore estraniazione: per la prima volta, credimi, mi sento completamente indifferente agli accadimenti della vuota politica!
Se non fosse stato per apporre il mio NO convinto al Referendum per la prima volta non sarei andato a votare alle Regionali: per noi in Campania il voto non solo era perfettamente inutile, stante la inconsistenza degli avversari di De Luca (come il risultato bulgaro dimostra!), ma anche offensivo visto che a sostenere De Luca c’erano ben 15 liste di cui era pressoché impossibile stabilire programmi, qualità e storia!
Persone e liste inventate nel giro di qualche settimana, liste che fanno riferimento a De Mita, a Mastella, a Renzi, senza circoli territoriali e senza base popolare.
C’era anche il PD, si dirà: e qui viene il bello!!
Sezioni (circoli!) presenti su tutto il territorio dell’Alta Irpinia – quella parte della provincia di Avellino che tu conosci bene dal lontano 1982 e che coincide con il cratere del terremoto del 1980 – eredi di quelle del PCI o della DC.
Ebbene, queste sezioni non sono state mai tenute in considerazioni: ci siamo ridotti a tesserati con diritto di voto alle primarie e nient’altro, neanche un parere sui candidati regionali, imposti dall’alto.
Mai un’assemblea, mai una riunione di zona, con sindaci PD uniti in un’area Pilota guidata da De Mita – sindaco di Nusco! – che spesso esprimono sé stessi, magari l’un contro l’altro, come avviene da anni tra quello di Lioni e quello di Sant’Angelo, entrambi PD, appunto!
Eppure avrebbero dovuto discutere ed organizzare – i 25 sindaci dell’Area Pilota – di sanità, trasporti e scuola: in condizione di vero sfasciume, in un’area ormai desertificata, da qualunque punto la si osservi!
Fin qui, la sintesi (non cattiva, quanto avrebbe potuto e dovuto) dell’assenza ed incapacità del PD locale e provinciale!
Ma il peggio doveva ancora venire: qualche mese fa è giunto ad Avellino il ministro Provenzano, del PD, per discutere del Sud e degli interventi necessari ed impellenti per la rinascita (!).
Lo stesso ministro decise di venire il giorno dopo in Alta Irpinia, a Bisaccia: mi illusi nel ritorno, finalmente, di attenzione al territorio reale, tra i più abbandonati d’Italia, da parte di un politico che, pare, venga addirittura dalla gloriosa storia del PCI.
Speravo, infine, in una assemblea di tesserati e simpatizzanti del PD, magari al Cinema Nuovo di Lioni che riesce a contenere fino a 500 persone: per un ministro del Sud, in una zona di forte memoria politica di massa, era il minimo.
Ed invece, costui ci ha ignorati, e si è recato, incredibile dictu, semplicemente a casa di un suo amico, a Bisaccia, sedicente paesologo, che ritiene di avere capito solo lui come si risolvono i problemi del sud con la poesia e l’invettiva autolesionista e suicida: il Provenzano ha dato notizia dell’evento trasformandolo da privato a pubblico e creando una scia di malumori, a partire dal sindaco di Bisaccia neppure avvisato, ai sindaci della zona tagliati fuori da ogni dialogo, e, a finire, soprattutto da parte dei “compagni” come me!
Mi vado sempre più convincendo che di quell’etica assoluta del PCI, che ci rese una comunità fraterna, non sia rimasto quasi nulla e che i cosiddetti compagni, nel momento in cui scoprono il potere, sono posseduti da una metamorfosi che li porta nel giro di pochi mesi a passare dal noi all’io, dal bene comune a quello personale: non necessariamente di natura venale, ma senza dubbio di forte narcisismo, in ossequio al detto siciliano che “Cummannari è megghiu ‘ca futtiri”.
Questi aspetti, ahinoi, ormai hanno immediati effetti politici, ed il voto regionale si è incaricato subito di mostracelo, in tutta la sua crudezza: in quell’Alta Irpinia della occupazione delle terre, dell’area Pilota, su 34 mila voti, il PD (unico Partito organizzato presente!) ne ha presi solo 7700; la candidata della zona, ex PCI, presidente regionale uscente, nonché ex assessora regionale in precedenza, ha avuto appena 3700 di preferenza, e non è stata rieletta!
In pratica, una debacle totale: col grande risultato che l’Alta Irpinia è ormai senza rappresentanza e che ad essere eletto consigliere regionale nel PD è un ex DC che solo 5 mesi fa ha lasciato De Mita per approdare a noi!
A questo punto, pensando al vuoto di politica dal basso, ed alle migliaia di assemblee organizzate e svolte in 50 anni di militanza (dal 1970, FGCI!), mi viene un nodo in gola, oppure, più realisticamente, con il tuo caro Guccini, un singhiozzo e un rutto, rimorso per quel che sono stato, che è quasi ricordo, e in odor di passato…
In attesa di tempi migliori, un fraterno abbraccio
Gerardo Vespucci
3 Comments
La lettera di Gerardo mi intristisce parecchio, tanto più se nel frattempo ricevo commenti molto positivi dai compagni ed amici di Italia Viva della Campania, che sembrano molto contenti della mobilitazione suscitata, che ha portato a raccogliere un buonissimo 7,4% (circa la metà dei voti del PD, e 4 seggi vs. 8).
Vuol dire che il PD ha perso capacità che invece IV riesce ancora a mantenere?
Potrei esserne contento, visto che ho lasciato il PD per IV, ma non lo sono affatto.
Per vincere e cambiare l’esistente dobbiamo essere in tanti e capaci di aggregarci: Enzo De Luca ha certamente questa capacità aggregatrice, ma mi preoccupa la mancanza di entusiasmo denunciata da Gerardo. Segno di una base sfiduciata o peggio disperata? E allora che classe dirigente è stata eletta? Come sono i Consiglieri eletti? Sono espressione del territorio o sono maggiorenti?
La base del PD ha ancora la capacità di vigilare? di controllare? di imporre scelte politiche?
Sulla capacità di governare ci giochiamo la credibilità: De Luca è bravissimo, ma non basta. Spero che attorno a lui cresca una classe dirigente affidabile e concreta, e non solo dei bravi assistenti.
Fare l’elenco delle cose che non vanno non è molto difficile: anche le migliori soluzioni dei problemi sono facilmente attaccabili e criticabili.
Quello che mi sconsola di più è che noi italiani spendiamo una buona parte delle nostre forze a lamentarci ed a criticare. Ci vuole coraggio è una forza notevole per proporre una soluzione ad un problema: chi ti ascolta si preoccupa subito di bocciare la tua idea senza se e senza ma. Succede così in famiglia, succede così nei condomini, e via via cantando nelle altre istituzioni. Forse dovremmo fare uno sforzo proponendo la nostra idea e disponendoci ad ascoltare quella altrui. Invece accade che ognuno si fa il suo partitino e poi si glorifica di aver finto se riesce ad attrarre un 4/5% dell’elettorato. Si dice che ai vertici dei partiti o in generale delle varie organizzazioni ci sono dei mediocri, ma io mi chiedo: alla base i “geni”che fanno? Si continua a ripetere come cantilena : “Si stava meglio quando si stava peggio“, ma allora la proposta qual’è? Torniamo a quando si stava peggio? Io penso che a scuola un insegnante non può classificare come asini i suoi allievi senza prima chiedersi se è esente da colpe. La stessa cosa dovremmo fare noi con i nostri politici: se pensiamo di essere più intelligenti non dobbiamo fare un altro partito, ma dimostrare di avere una soluzione per i problemi del paese e poi cercare di condividerla con la nostra comunità. Certo è difficile da realizzare la propria idea, ma se abbandoniamo l’arte del lamentarci e di criticare e cominciamo a proporre delle soluzioni condivise forse la nostra società andrà meglio. Sono stufo di “asciugare le lacrime” nella nostra comunità:vorrei sentire più proposte e meno critiche. Qualche esempio. Mi piacerebbe ascoltare da qualcuno un’idea sulla ristrutturazione del PD ed in generale di tutte quelle associazioni esistenti nella nostra comunità.
Sarei contento altresì di leggere da qualche parte una proposta sull’organizzazione della nostra scuola che tutti contestano pronti a sfasciarla e nessuno propone di ricostruirla ed in che modo. Mi sarebbe piaciuto leggere come ha organizzato la scuola minacciata dal COVID-19 il preside Gerardo Vespucci. Come ha risolto le criticità che sicuramente ci sono state e ci saranno nel suo istituto. Quali sono insomma le sue proposte per far funzionare meglio la sua scuola?
Concludo dicendo che non basta avere un’idea ma bisogna condividerla. Spero quindi di vedere su questo blog tante idee al posto delle solite critiche e piagnistei. Comincio io. Dico al governo che deve incrementare i controlli in tutti i campi se vuole che i miliardi di euri prestateci dalla comunità europea non siano rubati come al solito. Noi cittadini/e dobbiamo vigilare ed aiutare il governo denunciando i ladri, i furbi in qualsiasi categoria si annidino. Buona giornata a tutti Antonio De Matteo Milano
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Correzione: ci vuole coraggio ed una forza notevole per proporre una soluzione ad un problema……