Mah. Vedo altre cose, Sergio. Una strana reazione della intellighenzia, da Flores a Ferrara, che si raccoglie al grido “non ci avete consultato”, e da ogni gradino della scala del prestigio, dal rustico ma elegante sottoscala di Flores, così come dal rustico casale agreste di Sofri, passando per la rustica gondola di Cacciari, proclama il proprio rustico fastidio per questi nuovi arrivati, che nessuno conosce (nemmeno io, ma conosco gli altri) e che insidiano il gotha intellettivo nazionale. Lo insidia con delle proposte esagerate e irreali, sforamenti in tutto simili a quelli proposti in altre occasioni dalle sinistre (Renzi compreso più qualche Nobel dell’economia) e riflessioni sull’Europa ampiamente condivise dalle sinistre (Varufakis compreso) oltre che a dei più che ragionevoli spostamenti di denaro su zone disagiate su cui la sinistra sempre fu d’accordo (papa compreso). Non è un caso che li ha votati la sinistra, auspicando con questo voto due cose: la prima, che Renzi si levasse dai coglioni. la seconda, che nascesse da qualche parte una formazione di sinistra, o popolare, o utopica europeista, o francescan papalina. Nessuno ha mai pensato che il partito fosse quello, bada bene: ma tutti volevano che l’indicazione fosse chiara. È stata talmente chiara che 5s ha chiesto subito una convergenza, che Renzi ha negato (la condizione era che si togliesse di torno) e Zingaretti forse praticherebbe (se riesce a togliersi Renzi di torno, e a questo punto c’è da chiedersi molte cose su Renzi, che andrebbe espulso per uso privato di partito pubblico e deviazionismo narcisistico). 5stelle ha un margine ridotto di tempo per fare campagna acquisti, su temi come il Quoziente Utopico e Relativismo Finanziario, quindi su ciò che la sinistra intenda per principio di realtà. Realtà intesa in termini filosofici correnti e urgenti: idea di futuro, democrazia, eccetera. Il paradosso è forte: una elezione ed un programma elettorale “rivoluzionario”, nel senso che Vespa dice: “ma non si può! È come se un padre di famiglia accettasse le assurde richieste di cibo dei figli!” (Lo ha detto ieri sera). E straordinariamente, senza Nazareni o altre bubbole, appare un programma che forza due assoluti, l’idea di pil e quella della povertà obbligatoria ed eterna. Mettendo in discussione l’autorità del padre che fa il sermone ai figli, e proponendo di togliergli il coltello di mano. Di Vittorio farebbe dei salti di gioia, e credo anche Berlinguer: gli unici a non farli Son quelli che avrebbero dovuto proporre e gestire lo scontro inevitabile che se dici una cosa “rivoluzionaria” non puoi non avere con l’apparato (finanza ed Europa, Vespa compreso). Ma non è appunto questa una rivoluzione, quando i temi si impongono, disordinatamente sostenuti dal numero, a un ordine che non gira piu? Direi di sì, a vedere la velocità con cui l’apparato si raccoglie, si compatta, si ricompone, scegliendo con sicurezza antica il campo della conservazione e non quello dell’avventura. Come a dire: le rivoluzioni, non ci riguardano: se non nel senso che siamo noi ad amministrarne l’eredità. Immaginando poi, restaurati i limiti, di tornare a discettare sulle ingiustizie e l’Europa della finanza, recuperando il simpatico privilegio di gestire l’immaginario dei poveri. I limiti dei 5stelle sono enormi: e probabilmente non riusciranno a generare una identità nuova ed efficace. Anche perché i soggetti possibili sono a strillare da un altra parte. E probabilmente imploderanno in spezzoni arcaici, più o meno sanfedisti. La cosa più importante però l’hanno già fatta: evidenziare la tendenza a raccogliersi intorno alla confraternita degli esattori dei sospiri dei miseri, in guanti bianchi, di un’area che va appunto da Ferara a Sofri, passando per Cacciari e Flores. Un’area che si rivela
per quel che è sempre stata, portando al collasso attuale: conservativa, pigra, autoreferenziale e narcisista. Solidamente controrivoluzionaria, insomma. Mah. Più vedo crescere questo antropologico disprezzo per i nuovi soggetti, presuntamente grezzi e incolti, e più mi vien da prendere le distanze da questi, non so come altro definirli, imbecilli. C’è veramente una reazione di classe, fastidiosa, di questa piccola borghesia cazzutella e saputella contro questi che non li leggono più, che non li hanno mai letti. C’è un fastidio che non hanno minimamente nei confronti per esempio di migranti tribali, maschi fino al midollo, antifemministi, potenzialmente violenti e fascisti come tutti i sottoproletari. Non c’è fastidio perché c’è una presunzione di Santa innocenza, nel divario economico abissale, e un ampio margine, pensano, per sedurli parlando in greco e latino. Anche questa è strana. Perché devi incoraggiare le bizzarre fantasie socioreligiose di un Nigeriano e non sopporti che un commesso dello stadio diventi vicepremier? È di un provincialismo, che fa cadere le braccia. Bene, scusa il discorsone ma ero in treno e non sapevo che fare. D’altronde anche tu non scherzi in quanto a papiri. Ti rassicuro comunque sulle mie inclinazioni: non frequento stellati, e ho del popolo in generale una diffidenza radicata, trovo commoventi alcuni suoi canti , deliziose certe credenze tipo San Gennaro e padre pio, ottimi alcuni piatti fatti di avanzi. Ma per il resto, è ossessivo, petulante, piuttosto violento, ama il trash, e ogni tanto puzza. Con questa mirabile riflessione politica chiudo e ti saluto, che il treno ferma e scendo a Bologna. A presto spero David Riondino
Ciao
Sergio
15 Comments
Riondino mi pare affetto da un’incurabile sindrome di Peter Pan.
Rimpiange i “bei” tempi rivoluzionari (!?), quando era più giovane ed anche più creativo.
Il mondo dell’adolescenza e della gioventù è bello perché è un passaggio verso la maturità.
Se non si apprezza, o si rifiuta, questo passaggio, si resta legati a schemi mentali ed abitudini culturali che col tempo diventano un peso insostenibile; rendono acidi, biliosi, intolleranti …
Oddio, non è che tutto d’un tratto mi credo Recalcati!
Però, lui, che è bravo davvero, potrebbe essere d’aiuto a decifrare queste incredibili, ma vere, prese di posizioni politiche!
Era meglio se il suo treno non fosse partito o comunque non ci fosse la linea.
Quando uno spara tutte quelle cose incomprensibili è totalmente inutili , tanto perché non sa cosa fare e scrive ad Una brave seria persona quale è Sergio , spero proprio che stia nascosto in qualche rustico e non rompa i ……..faccia quello che è ancora capace di fare , meno che parlare di politica. Certo quando c’era il Pci , Di Vittorio, Berlinguer, ecc, la coperta era grande e copriva anche molte …teste di ….Ora è molto più complicato e in molti si arrabbiano e con se la prendono ?
Tutti ma dico tutti con Renzi …..SONO TUTTI INMOCENTI . RENZI I TRE ANNI AVREBBE DISTRUTTO L’ ITALIA., L’ EUROPA, HA FATTO VINCERE TRAMP , SALVINI , DI MAIO , ECCE.ECC.
MAI UNO CHE DICA : MA FORSE SE AVESSIMO VOTATO SI INVECE CHE NO, OGGI IN ITALIA E FORSE ANCHE IN EUROPA SAREMMO PIAZZATI UN PO MEGLIO . NO?
Caro Sergio,
conosco e capisco, anche se non condivido, il tuo spirito ecumenico del ” a sinistra siam tutti fratelli e compagni e dobbiamo volerci bene” ma quando è troppo e troppo. Se, con i Riondini, anche il tuo spazio diventa uno sfogatoio da social, allora mi basta Facebook e leggere lì i commenti “Renzi fuori dalle palle”, ché almeno sono più brevi…
Uno sfogatoio da social mai, se non altro la lettera di Riondino è firmata con nome e cognome ed è un amico di vecchia data. Sui social sono piccoli anonimi vigliacchi
Non so chi sia Riondino, ma non mi interessa saperlo: un essere umano che ragiona come lui è molto pericoloso e bisogna sperare e pregare ardentemente che lui non vada mai a governare nessun paese del mondo, se dovesse accadere tutti i veri democratici, quelle che credono nella vera democrazia rappresentativa, sarebbero costretti a ricorrere ai fucili per stanarlo ed evitare di essere schiavizzati e magari anche eliminati fisicamente. Per quello che mi riguarda lui può scrivere quello che vuole: in Italia c’è e ci sarà la libertà di parola ed è ancora una Repubblica democratica. Non mi sento imbecille o cretino solo perché non la penso come lui, anzi sono contento e felice di pensarla diversamente da lui. Io non so chi vota questo signore ma sicuramente non voterò mai chi voterà lui. Buona giornata a tutti anche a Riondini ( io non sono cattivo come lui) . Antonio De Matteo Milano
Sergio, le scadenze elettorali sono alle porte e i tuoi lettori si trastullano con antiche lotte di condominio. Povera sinistra!
Carissimi,
se avessi voluto darvi in pasto gli scritti deliranti di una persona cattiva avrei postato Travaglio, Grillo, Scanzi… c’è l’imbarazzo della scelta. Ho postato Davide perché è persona seria, buona e generosa. Che abbia, a nostro avviso, le idee confuse da un punto di vista politico non incrina l’amicizia e la stima che ho per lui. Certo, lui è particolarmente tosto sul piano dell’amarcord e del giudizio al presente sulla base del passato, non a caso penso sia tra quei pochissimi che votano per Potere al Popolo. Non dimentichiamo che Potere al Popolo vede tra le sue fila anche persone molto amate da amici nostri o vostri come la Sabina Guzzanti o Vauro. Ecco, fra questi tre (Sabina, Vauro e Davide) Davide è la personalità di gran lunga più interessante da un punto di vista dell’onestà intellettuale e della creatività satirica. Guai a criminalizzarlo come qualcuno di voi è tentato di fare, anzi, apprezziamo la sincerità e la schiettezza con cui ci provoca per aumentare la nostra capacità di risposta efficace. Anche il figlio della signora che viene a fare le pulizie al mio studio la pensa esattamente come Riondino, la mamma invece brontolando continua a votare PD. Io voglio bene ad entrambi, anche se con il figlio mi incazzo. Sensibilità ecumenica? Non so. So solo che Lenin quando seguiva in teatro la Signora delle Camelie piangeva.
Sergio
Caro Sergio, con molti amici e compagni, una volta affezionatissimi, e anche con parenti, oramai non ci si parla più. E’ esperienza comune, cui forse dovresti rassegnarti anche tu 😉
Perché alla convinzione della giustezza delle proprie posizioni si è unito insulto e disprezzo per le posizioni altrui, e soprattutto per chi le esprime. Atteggiamento che accomuna Riondino ai Travaglio, Grillo, Scanzi…
Anche Al Capone, ne Gli Intoccabili, piangeva per “I Pagliacci”; ma “La rivoluzione non è un pranzo di gala” diceva il vecchio Mao.
A volte sentimenti e politica confliggono forte nel nostro cuore.
Mescolarli è pericoloso, separarli, a volte, è disumano.
Caro Sergio,
oltre ai tanti problemi che ci angustiano la vita, dobbiamo gestirci pure questi stranguglioni.
E ognuno ha i suoi.
Saluta Riondino, se lo vedi, e cerca di riportarlo a terra.
Uno con la sua facilità di versificare sarebbe pure utile alla causa.
Una volta avrebbe fatto strame di macchiette come Di Maio. Per non parlare del truce Salvini …
Quindi riondino, come tu dici, è persona seria, buona e generosa. Io che discuto con tutti ed anche con lui militando in una forza politica fin dal 1960 (avevo 10 anni e mi isolavano a scuola perché comunista anche senza sapere cosa significasse) sono invece: imbecille, conservativo ,pigro, autoreferenziale, narcisista. Differentemente da lui, da “piccolo borghese cazzutello e saputello”, punto all’affermazione del PD con Renzi dentro convinto che Zingaretti possa diventare segretario del mio partito senza epurazioni, semplicemente indicando le sue proposte. E si aggiorni: sono stati i suoi amici stellati pentappuntiti a rifiutare una qualsiasi collaborazione con Bersani prima e con l’odiato Renzi poi.
Ha ragione Riondino quando definisce il suo scritto uno sfogo ad un amico, cosi tanto per ingannare il tempo del viaggio e francamente non comprendo la tua scelta di renderlo pubblico.
La cosa che mi ha colpito di più è la confusione degli argomenti e delle idee (Riondino ha scritto di meglio nella sua vita artistica) che mi hanno costretto a leggerlo e rileggerlo più volte per capire cosa intendesse dire.
Oltre ad una certa confusione ho rilevato anche la solita presunzione dell’intellettuale di sinistra che esprimendosi in modo “colto” crede di aver capito tutto, di avere la verità in tasca e bacchettare i traditori del popolo del quale Lui “diffida radicalmente”.
Non è che sono contro il linguaggio colto ma per l’uso che a volte se ne fa, ed infatti io apprezzo molto gli scritti di Ernesto Trotta che alla cultura affianca anche la chiarezza nella semplicità.
Che vuol dire li hanno votato la sinistra per le proposte economiche che anche Berlinguer avrebbe apprezzato. A me questa mi sembra una affermazione molto ardita, io ricordo un Berlinguer che professava l’austerità e il compromesso storico, il Berlinguer del 51% che non piaceva tanto al Riondino degli anni ’70.
Nella sua confusione Riondino si spinge a dire che il M5S ci ha chiesto subito una convergenza che Renzi ha negato, ma tutti sappiamo che non è andata cosi. Di Maio si è rivolto essenzialmente a Salvini e solo di fronte alle titubanze del centro destra ha tirato fuori la teoria dei due forni e cioè Destra e Sinistra pari sono indipendentemente dai programmi e da che cosa si volesse fare. L’errore di Riondino e di tanti altri compagni che credevano che si potesse andare al governo con il M5S e condizionarli sta nel credere che il Movimento sia una forza tradizionale che si muove nelle regole Costituzionali e questa per me è una grande sottovalutazione.
Caro Ciro,
ho pubblicato il messaggio di Davide perché era esemplificativo di un certo modo di pensare da parte di persone che sono tutt’altro che stupide e tutt’altro che reazionarie. In questo senso il suo messaggio è estremamente chiaro ed esemplificativo.
Sergio
Ho letto e riletto anche io la colta ironica e sprezzante riflessione di Riondino sulla Intellighenzia nostrana.Niente di nuovo mi pare come atteggiamento,sono anni e anni che sentiamo parole parole …..Cosa ci aspettavamo?!? Non è con loro che faremo la rivoluzione!! Per il resto della riflessione sono d’accordo con Rosiello Ciro ,apprezzo molto gli scritti di Trotta e infine con Sandra Festa penso che non ci sia più tempo da perdere .
Caro Sergio, alcuni mesi fa prima delle elezioni mi hai redarguito perché rispondevo in rima alle stronzate di Riondino. Queste sono le persone che ci hanno fatto perdere perché lor Signori volano alto e i problemi e l’impegno dei compagni Z ( gli ultimi) li trovano inutili e stupidi se non addirittura sfruttati dai politici di turno. Spero che il treno di Riondino non si fermi e insieme a lui si porti via tutti questi pseudo rivoluzionari con la testa tra le stelle e lontani dalla realtà. Spero che si fermi ma il più lontano possibile da noi che vogliamo governare seriamente e riformare queso nostro paese.
Marco
Se ti ho redarguito perdonami, probabilmente non me ne sono reso conto. Sicuramente però avrò difeso l’intelligenza e la creatività di un amico, qualità che vengono fuori anche quando non concordiamo assolutamente sull’analisi e le conclusioni.
Un abbraccio