Il duo Marta y Micó è formato da Marta Boldú y José María Micó, una coppia di coniugi barcellonesi che opera musicalmente dal 2013. Hanno esordito discograficamente nel 2015 con En una palabra, omaggio alla poesia del tango. L’anno dopo è arrivato Memoria del aire, composto da una dozzina di temi scritti da Micó, che è anche chitarrista. Il disco vanta un contributo canoro di Joaquín Sabina. Nel 2018 è stata la volta di Gimanos y ladremos.
Da qualche anno è nata una collaborazione con il Club Tenco, iniziata nel 2016 con il loro intervento alla terza edizione del Bianca d’Aponte International organizzato da Cose di Amilcare al CAT di Barcellona. Il duo ha poi partecipato a un paio di cd allegati a Il Cantautore, pubblicazione annuale del Club Tenco: Scarpette rosa nel 2016 e Migrans nel 2018.
Nel 2018, in occasione del concerto di Paco Ibañez al Casino di Sanremo per la rassegna Complice la musica, José Maria Micó ha partecipato, con altri due docenti di Letteratura ispanica, al dibattito sulla poesia spagnola trasformata in canzone.
José María Micó è docente di Letteratura all’Università Pompeu Fabra, specializzato nei Siglos de oro e nel Rinascimento italiano. Poeta, ha presentato la sua prima raccolta, La espera, nel 1992 cui ne sono seguite altre otto pubblicazioni. Alcune delle liriche si sono poi trasformate in canzoni. Nel 2018 è apparsa la prima edizione italiana, Caleidoscopio, pubblicata da Passigli. La sua attività di filologo consta di una decina di libri che vanno da Gongora a Cervantes, da Quevedo a Dante. Notevole l’attività di traduttore: con L’Orlando furioso ha vinto premi nazionali sia in Spagna che in Italia. È recente l’ultima fatica: nel 2018 è stata data alle stampe la sua versione spagnola della Divina Commedia
Nel 2018 ha tradotto la canzone Van Loon di Francesco Guccini, interpretata da Sílvia Comes per il libro-cd Multifilter, curato da Sergio Secondiano Sacchi e pubblicato da Squilibri.
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