Caro Sergio,
Matteo Salvini e Matteo Renzi, i due giovani e instancabili protagonisti della politica italiana, sono accomunati da troppe cose, e non dal nome o dalle partecipazioni giovanili ai quiz show, ma in modo particolare da una sfrontata voglia di protagonismo. Poi, dalla vanità. E, infine, dall’incapacità di fare politica. E qui vi domanderete: ma com’è possibile questo? Sia Salvini sia Renzi vorrebbero fare politica mettendo la faccia su tutto, per poi avere, soltanto se tutto va come ovviamente loro si augurano, i meriti. Ma la politica si fa insieme. Si costruisce, insieme – e qui almeno il Pd apra bene le orecchie! Questo dunque riassume e conferma a pieno il fallimento di Renzi, che inizia col referendum del 2016 e si trascina fino alle sue dimissioni di questi giorni dal Pd, spiegate ieri sera in un’intervista di due ore a Porta a Porta. Mentre il fallimento (più da fesso) di Salvini si potrebbe riassumere per un pubblico più attento in tutte le cazzate che racconta fin da quando da giovanissimo ha iniziato a fare politica per arrivare alla bella vita del Papete Beach di questo agosto. Che gli ha comportato dover alzare le chiappe dalla poltrona del ministero degli Interni. Altra cosa attraverso la quale potremmo notare la codardia e il profondo modo di fare propaganda di Salvini è la Legge di Bilancio alle porte. In questi anni Salvini ha gridato e continua a gridare: meno tasse, no aumento Iva, flat tax, ecc. Ma poi dove, da vicepremier leghista, avrebbe trovato il coraggio di mettere una firma su una manovra simile che soltanto Mandrake, forse, sarebbe riuscito a farci quadrare i conti a lungo termine?
Stefano Magi
2 Comments
I due Matteo sono politici che abbiamo votato noi:non ce li ha mandati il Padreterno. Rappresentano quindi la nostra società con i nostri desideri, le nostre aspirazioni, le nostre contraddizioni.
Comunque, io, pur essendo deluso da Renzi, se devo scegliere tra i due Matteo non ho dubbi: scelgo Matteo Renzi.
Buona giornata a tutti Antonio De Matteo
D’accordo con Antonio. Nei contenuto e, soprattutto, nei modi. Garbati. Esattamente opposti a quelli di Magi. Poi. Magi, abbia finalmente la bontà di spigarci quali erano i contenuti della riforma costituzionale che lo hanno indotto a votare “no”. Tanto per capire se c’è differenza o sintonia con quelli proclamati al Papeete che ritengo abbiano oggi la maggioranza dei consensi dei nostri concittadini