So bene che questo scritto di Emanuele Macaluso farà molto piangere l’amico e compagno Ernesto Trotta però la mia coscienza mi obbliga a pubblicarlo ugualmente. Non so se la sua cupa analisi e soprattutto la sua cupissima previsione saranno confermate dalla storia però penso che sia molto utile leggerle e rifletterci sopra e tenerle presenti.
Giovedì 21 marzo ho avuto l’onore di partecipare alla cena di compleanno per Emanuele e, come mi accade spesso, ho invidiato la lucidità politica dei suoi 95 anni.
Sergio
Ieri, su questo spazio, ho suggerito a Nicola Zingaretti di impegnarsi per dare al Mezzogiorno una politica ed un’organizzazione degna di un partito del socialismo democratico. Matteo Renzi, che aveva promesso il lanciafiamme per bruciare (politicamente) i notabili, li ha invece convertiti e assunti al renzismo clientelare, reclutando anche residuati della destra, fuoriusciti da Forza Italia. Nella fase in cui il Pd di Renzi era in ascesa e governava, tutto si giustificava, si teneva e si digeriva. Poi sono venute le sconfitte e il Pd di Renzi alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 è sceso al 18,8% con una legge elettorale scritta da un renziano di ferro che ha reso più pesante la sconfitta dato che ha avvantaggiato soprattutto i grillini.
Renzi e il suo manipolo non si sono rassegnati. La responsabilità delle sconfitte, secondo loro, non è da ascrivere al capo assoluto ma ad un complotto interno, al “fuoco amico”, a chi lo criticava. Dopo la sconfitta, per un anno il Pd è stato impegnato a preparare quel che chiamano congresso, cioè le primarie, mentre il senatore semplice Renzi, anziché competere con una sua lista, ha preferito lanciare messaggi equivoci e fare interventi politici con la pretesa di dettare la linea. Alle primarie ha giocato su due liste, quella di Giachetti e Ascani e quella di Martina e Richetti. Lista, quest’ultima che, in Basilicata, era sostenuta dai fratelli Pittella. Entrambi questi fratelli, renziani di potere, hanno continuato a sostenere Renzi.
Le elezioni in Basilicata sappiamo come sono andate. Sappiamo anche chi ha scelto il candidato presidente e chi ha fatto le liste. Tuttavia, il tenue mutamento del vento dovuto alla segreteria di Zingaretti ha spinto il centrosinistra al 33%. Nel 2018 il Pd di Renzi e di Pittella ebbe in Basilicata il 16,14%. Ebbene, oggi sui giornali leggo le vergognose dichiarazioni di Ascani (adesso è anche vicepresidente del Pd di Zingaretti) la quale ha detto: “Abbiamo finito di esaltare per il secondo posto”? Infatti, con Renzi erano al terzo posto. E il renziano deputato Luciano Nobili ha dichiarato: “Senza Renzi tutti felici a perdere”. Con Renzi, invece, sappiamo com’è andata. E i Nobili erano nobilmente felici e contenti.
Occorre osservare che queste sortite sono significative perché ci dicono quali sono i propositi del Capo: ci sarà la guerriglia anziché una battaglia politica aperta e leale con una corrente. Renzi non si rassegna, ma proprio questo comportamento ne fa solo un guastatore senza più prospettive politiche. La sua stagione politica è finita e se non se ne fa una ragione danneggerà soprattutto se stesso.
17 Comments
Io non capisco come una persona, che ha contribuito in modo determinante al fallimento del partito comunista italiano, al fallimento del comunismo in generale, possa adesso parlare di fallimento del PD e consigliare a Renzi che ha meno della metà dei suoi anni di uscire perché la sua carriera politica è finita.
Caro Sergio,
mi dispiace, ma non capisco perché ti ostini a rifilarci le “filippiche” del suddetto signor che io ho votato ed apprezzato quando ero giovane, ma più leggo i suoi attuali discorsi e più mi do del cretino per avergli creduto. È inutile ovviamente chiedere qualsiasi spiegazione a questo signore: ci ho già provato altre volte senza avere nessuna risposta e mi sempre anche giusto: lui ha scritto la storia del partito comunista italiano contribuendo in modo determinante all’epilogo del PCI, io ho creduto in lui e mi sono fatto ingannare. Naturalmente la colpa non è di Macaluso ma mia: lui ha fatto i suoi interessi io votando lui non ho fatto i miei. Sono contento che il comunismo sia fallito e finito, mentre il signor Macaluso crede ancora che il comunismo governi e continui ad affermarsi. Chiedo scusa se ho offeso, senza volerlo, qualcuno, compreso Macaluso, ma io sono per la democrazia rappresentativa dov’è la proprietà privata non è un furto e la libertà di parola e assicurata a tutti. Buona serata a tutti Antonio De Matteo Milano
Caro Sergio,
ti ringrazio per la cortese dedica ma devo deluderti.
Non piango e nemmeno mi incazzo per le tirate di Macaluso, tanto ormai è chiaro che per un buon gruppo di nostalgici (ma nostalgici di che? della gioventù andata?) Matteo Renzi è il comodo punching ball, il capro espiatorio, il responsabile di tutto, compreso il riscaldamento globale ed il conseguente cambiamento climatico.
Mi dirai: ma questa è una risposta polemica, mica un’analisi politica!
Giusto!
Ma perché quella di Macaluso cos’è, è qualcosa di più serio di una polemica da quattro soldi? Cerca forse di capire ed analizzare quali sono state le continue convulsioni del PD dalla sua formazione ad oggi? Come hanno agito le componenti che non hanno mai accettato l’idea di fondersi ma solo di giustapporsi contendendosi l’egemonia? No.
Si limita a trinciare giudizi senza argomentare, sparando a zero sul perdente di turno (che è sempre stato lo sport nazionale) ed anche, visto che c’è, su chi si sforza di dichiarare che sarà minoranza in modo DIVERSO.
Anna Ascani, che dio ce la conservi a lungo perché a 31 anni è una forza della natura, ha appena detto che lei, come minoranza, si sentirà vincolata alle scelte della maggioranza; vincolata, cioè l’opposto di quello che i supponenti ideologi dell’ex-minoranza hanno praticato per anni.
Ma non importa: l’essenziale è indicare chiaramente il nemico, incuranti che tale tattica è tipica degli stalinisti, dei populisti e dei sovranisti. E’ quello che Salvini e Di Maio fanno ogni giorno.
Attenzione, carissimi vincitori! La gloria passa in fretta e la realtà è sempre più forte delle chiacchiere. Tanto che persino Zingaretti (che al momento pare molto più saggio ed equilibrato degli zingarettiani) ha indicato che bisogna trovare e percorrere UN’ALTRA STRADA.
Vi ricorda qualcosa?
Macaluso dimostra tutta la sua vocazione biliosa….. desso giudica “vergognose” le dichiarazioni di Ascani. Io non concordo con parte di quelle dichiarazioni nè con la loro opportunità in questo momento. Conosco compagni che invece le apprezzano. Sono vergognosi anche loro ? Macaluso dovrebbe davvero smetterla di mostrare un giorno sì ed uno no tutta la sua bile antirenziana……. ” I propositi del Capo..” (con la C maiuscola)… forse pensa a Stalin ?
Carissimi,
la domanda retorica che qualcuno mi fa, perché continui a pubblicare gli scritti di Macaluso, può essere ben rovesciata con perché continui a pubblicare gli scritti di tanti che non sono d’accordo con Macaluso. La risposta è semplice ed è che non ho la verità in tasca e mi piace confrontarmi con chi la pensa in modo contrario pur facendo parte della mia stessa area di ideali e di obiettivi politici. Quel che difendo in Macaluso (e che mi dispiace qualcuno la metta in dubbio), è la sua coerenza politica. Citare ad esempio Stalin parlando di lui è un’offesa alla logica e alla verità storica essendo stato insieme a Napolitano, Bufalini, Chiaromonte, etc capofila della critica alla Russia di Stalin e al comunismo sovietico in genere. Il resto si può discutere tranquillamente, basta però ricordare che la parola d’ordine “se non sei d’accordo quella è la porta, te ne puoi andare, ce ne faremo una ragione” non è stata mai parola d’ordine dei membri dell’attuale, come dite voi, maggioranza.
Un abbraccio
Leggevo Rinascita e Giorgio Amendola già negli anni Settanta, figurati se mi sfugge la storia di Macaluso …!
E’ che stalinisti lo si può diventare, col tempo e con l’astio.
Vedi Sergio, l’altra sera al mio circolo un lucidissimo ed importante studioso di economia, una vita intera dedicata alle ricerche socioeconomiche, presentando un suo libro, ha dichiarato, a supporto di certe sue tesi, che non avrebbe mai pronunciato né il nome della principale squadra calcistica di Torino, né quello del nefasto responsabile del jobs act, causa di indicibili sconquassi nel mercato del lavoro.
Capisci dove siamo arrivati? Roba da curva Sud. Calcio e politica uniti nel tifo sfegatato.
Un noto intellettuale, arcitorinista ed antirenziano, che non vuole nemmeno nominare né l’odiata Juventus né l’odiatissimo ex-segretario ed ex-premier (peraltro noto stratifoso della Viola, storica antagonista della suddetta Juventus).
Mi arrendo a tanta assurdità e non mi stupisco quindi che anche a 95 anni si possa rinnegare un rispettabile passato migliorista e quasi liberale per concentrare il fuoco su un giovanotto (un outsider, mannaggia!) che ha avuto la forza ed il coraggio di sfidare l’esistente, metterci la faccia, produrre una mole impressionante di riforme (discutibili finché si vuole, ma reali) e pagare di persona.
E’ evidentemente troppo per chi vede la politica non come sforzo per modificare e migliorare l’esistente ma come palestra per esercitare la propria vanità intellettuale.
Si però adesso Sergio, basta di postare solo commenti contro Renzi e soci, metti qualche volta commenti più equilibrati verso Renzi e ce ne sono tanti, qualche volta anche su Repubblica,
Camillo
Il pezzo di Macaluso non merita nessun commento . La campagna per le Europee è iniziata, forza quello è l’obiettivo a cui rivolgere tutta la nostra intelligenza e la nostra volontà.
Ciao a tutti
Marco bs
Il pezzo di Macaluso non merita alcun commento. La scadenza elettorale per l’Europa si avvicina, rivolgiamo le nostre forze e le nostre intelligenze su questo tema.
Marco bs
Non piango nemmeno io ma un po’ m’incazzo. Su Macaluso non ho parole .Come se parlasse un’altra lingua.Di un tempo che non esiste più.Basta. Benedetta La Ascani ( che ho votato) e grazie a lei e a tutti quelli ( anche oltre i 30 anni,per fortuna!!) che ragionano come lei.
UN’ALTRA STRADA,si! E grazie anche a Camillo
“nsieme a Napolitano, Bufalini, Chiaromonte, etc.. capofila nella citica alla Russia di Stalin e…”; guarda che Berlinguer ed Ingrao erano molto piu’ critici di quei compagni che hai citato nei confronti del mondo del socialismo realizzato…. Amendola (che veniva considerato un po’ il loro riferimento politico) addirittura si schiero’ dalla parte dell’ Urss, anche in occasione dell’invasione dell’ Afghanistan, mettendo Berlinguer in difficoltà.
roberto caini
PS: io, nel Pci, era un cosidetto “migliorista”, come i compagni napolitano, macaluso, chiaramonte, bufalini….
Devo esser diventato scemo perché non riesco a capire il perché di questa levata di scudi in difesa di Renzi. Continuo ad avere un’impressione di innamoramento dogmatico e sconfinato nei confronti di questo personaggio. Neanche i dalemiani hanno mai avuto una ipersensibilità come dimostrano compagni che mi scrivono in difesa di Renzi. A me Macaluso convince moltissimo ma lo pubblico non perché voglio convincervi ma solo perché teniate presente la sua opinione. Mi sembra che così facendo, ribattendo in modo schematico alle affermazioni di Macaluso e offendendolo nella sua dignità di uomo e di intellettuale si vada ben poco lontano, anzi, si continua quel tipo di autodistruzione della nostra area che non ci aiuta ad andare avanti.
Ieri sera qui a Firenze ho sentito un appassionato intervento del medico Bartolo sulla situazione di Lampedusa e non solo e lì non mi sono sentito scemo bensì impotente. Vorrà pur dir qualcosa, no?
E’ sempre interessante seguire e leggere EM.MA su facebook il problema, e lo dico con il massimo rispetto, incomincia ad essere ripetitivo e anche un pò controproducente per la causa che Lui stesso si spende e cioè il centrosinistra.
Qualsiasi sia l’argomento che tratta ci deve inserire la critica o al PD o a Renzi.
Dall’alto della sua esperienza mi aspetterei un passo avanti ed invece ci costringe ancora a parlare di Renzi Si, Renzi No e non so se questo aiuta.
Vogliamo dire apertamente per una buona volta cosa dovrebbe fare il partito con il suo ex segretario?
Sta zitto e lo si accusa che prepara la scissione(cosa che Lui continua a smentire), parla e gli diciamo che è meglio che stia zitto, dichiara che non farà la guerra come è stata fatta a Lui e non lo si crede.
Allora perchè non prendiamo il coraggio a quattro mani e con onestà politica gli diciamo che deve andare via?
Poi accostare Renzi ai Pittella ce ne vuole di fantasia, come ce ne voluta a suo tempo di accostarlo a De Luca.
Che De Luca e i Pittella siano dei notabili posso essere anche d’accordo ma che gli stessi provengono dai DS (De Luca addirittura dal PCI) è noto a tutti, come è noto che a quei tempi Renzi faceva il liceo.
Chiederei a EM.MA dall’alto dei suoi anni e della sua lunga militanza e ai tanti compagni molto più importanti di me di cercare di UNIRE e non di spaccare i resti dei cocci.
Poi caro EM.MA e Staino quel “manipolo” non l’ho proprio digerito, apostrofare Renzi e un gruppo di compagni con un termine fascista per me è stato un insulto a tutto il Partito e se gli è sfuggito di penna spero che vi ponga rimedio, ma non so se lo farà.
Come può un ex direttore di giornale e un fine umorista sottovalutare l’importanza del significato delle parole, anche dell’uso comune che spesso se ne fa.
Caro Sergio !Io non volevo in nessun modo offendere Macaluso.L’ho conosciuto tanti anni fa e mi stava pure simpatico.Parlavo del suo linguaggio e delle sue analisi che non sono più quelle di OGGI. Secondo me. Non sono innamorata di nessuno se non dei miei cari e dei miei amici!!! Guardo la realtà di oggi e razionalmente e appassionatamente vedo un mondo e un momento storico diverso che ha bisogno di visioni ragionamenti azioni diverse. Non rinnego niente dei miei ideali , cerco di capire, di seguire ,di analizzare i cambiamenti. Non pretendo di avere la verità in tasca. Esprimo i miei pensieri. E ascolto quelli degli altri.Ci confrontiamo per questo,no?? Un abbraccio grande. Rossana
Le impeccabili risposte di Ciro, Rossana e gli altri fanno giustizia di una discussione che rischia di diventare una provocazione.
Pare che non si possa più discutere di politica senza azzuffarsi su Matteo Renzi.
E’ evidente che l’uomo ha causato uno choc da cui molti faticano a riaversi.
Restiamo sempre in fiduciosa attesa di critiche DI MERITO al suo operato ed alle sue riforme. Per ora non ce n’è traccia.
Nel frattempo l’ex-tutto gira per l’Europa, affronta e strapazza Le Pen, scrive serissime analisi per il Financial Time sulla Brexit, parla con Macron, Blair e Gordon Brown, rappresenta un’Italia che a livello istituzionale non c’è più, purtroppo.
Noi intanto stiamo qui a discutere se aprire le liste ad Articolo 1/MDP oppure no, se allearci con Nencini, mentre Cacciari sbraita e reclama l’accordo con M5S.
Così va il mondo …
Bravo Trotta,e grazie per la sintesi dei nostri ragionamenti!!
Caro Sergio,
“la levata di scudi in difesa di Renzi” deriva dal fatto che in tanti abbiamo condiviso e sostenuto quello che lui diceva ed in parte ha realizzato. Quindi non è una questione di “innamoramento dogmatico” ma solamente di idee condivise.
Certo poi Renzi ha commesso degli errori e non è riuscito a realizzare tutto quello che lui voleva. ma coloro che,come me,hanno sponsorizzato con convinzione quello che lui diceva continuano a considerare giusti gli obiettivi indicati da Matteo anche se la strada intrapresa non ci ha permesso di realizzarli.
Io personalmente sono disposto a rivedere e discutere i nuovi obiettivi; ma di sicuro non voglio discutere con Macaluso che rappresenta un mondo superato, vecchio e per fortuna non più Riproducibile. Quando un essere umano si avvicina alla fine del suo percorso di vita dovrebbe smettere di fare il giudice nei confronti degli altri. Io mi sento a posto con la mia coscienza: ho creduto in quello che ho fatto e spesso ho sbagliato; ma sono contento di essere approdato dal comunismo alla democrazia rappresentativa che considero la forma migliore di organizzazione della nostra società adesso ed in futuro.
Io vorrei parlare, e ci ho provato a più riprese, di lavoro, di giustizia sociale, di solidarietà, delle prossime elezioni Europee, ma vedo purtroppo tanta polemica e nessun costrutto. Se continueremo su questa strada la lega di Salvini governerà il nostro paese per cent’anni con grande soddisfazione di qualche vegliardo. Buona serata a tutti Antonio De Matteo Milano
Grazie a tutti di cuore.
Sergio