Caro Sergio,
leggo di una donna che è andata a prendersi la sua laurea in filosofia a Ca’ Foscari indossando il camice blu del suo lavoro di operaia. A me piace il lavoro. Vengo da generazioni di lavoro. Bisogna coltivare il proprio giardino per non impazzire, scrive Voltaire. E il lavoro è quel giardino. Chi fa bene il proprio lavoro è uno dei giusti che, senza saperlo, come scrive Borges, stanno salvando il mondo. L’idea di un paese drogato da reddito di cittadinanza, con legioni di funzionari pubblici reclutati per gestirne l’amministrazione, prima di essere irrealizzabile, mi pare proprio la peggiore delle utopie. Un popolo di eterni bambinoni nutriti dallo stato. Spero e confido in un senso di ribellione: non vogliamo nessun sussidio, vogliamo costruirci il lavoro, sporcare le mani, coltivare il giardino. Fatti non foste a viver come assistiti. Ma per seguir lavoro e competenza. Viva il lavoro. Viva chi ha voglia di fare le cose. Viva chi costruisce, ingegna, assembla, tornisce, viva il “tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace”.
Maurizio
3 Comments
Personalmente ritengo che alla possibilità di fruire del “reddito di cittadinanza” non credano neppure coloro che hanno votato i 5 stelle nella speranza di ottenerlo! E, naturalmente, che i “capi” del movimento siano i primi a non credere alla possibilità di erogarlo. Ma viviamo in un’epoca nella quale “il nuovo”, sia esso il “personaggio” o “l’idea”, fa molta presa nell’immaginario collettivo. E poi, sognare non costa nulla, solo che al risveglio la cruda realtà rischia di essere ancora più dura. Sarà che io sono di un’altra epoca e di quello che ho realizzato nella mia vita nessuno mi ha regalato qualcosa, anzi!
E’ tutto finto!
Il reddito di cittadinanza è stato inventato solo perché acchiappa voti.
Realizzarlo è tutta un’altra cosa, di cui M5S non ha neppure la più vaga idea.
Si dice quello che si pensa che gli ascoltatori possano gradire: questa è la logica del M5S.
Sarà molto interessante vedere come procederanno …
Ne vedremo delle belle.
Parole sante, caro Maurizio. Ad una certa età bisogna scegliere: aspirare ad un lavoro mediante l’apprendimento scolastico ovvero attraverso l’apprendimento tecnico-operativo-artigianale ovvero impegnarsi in entrambe le opzioni. Quello che fa veramente male è incitare le giovani generazioni, come fa il M5S, ad una deresponsabilizzazione affidando il proprio futuro a immaginifiche scorciatoie del tipo: non ti preoccupare tanto in questo paese basta essere cittadini per avere diritto ad un’assistenza pressoché perpetua. Dice Ernesto: sarà molto interessante vedere come procederanno. E’ l’unica cosa da fare anche se il problema è che ancora una volta noi ripariamo i guasti gestionali della destra e la destra, in questo caso in sinergia con i multicolori pentastellati rappresentanti del cielo e della terra, ribalta il tavolo. .. ed a noi ci ritocca Monti.