L’UAAR mi ha chiesto un breve scritto per presentare il perché di questa mia scelta di collaborare con Avvenire, giornale della CEI, spiegazione da collocare sul sito dell’associazione UAAR. Ecco quanto ho scritto.
“Voi potete andare in chiesa ogni giorno, voi potete ogni giorno confessarvi e comunicarvi, voi potete recitare quante preghiere volete, ma se assistete indifferenti alle miserie e alle ingiustizie che vi circondano, se nulla fate perché esse debbano scomparire, voi non avete nulla in comune con Cristo… voi non avete diritto di chiamarvi cristiani.”
Queste parole sono di Camillo Prampolini, socialista ed ateo, pronunciate nella predica di Natale del 1897 rivolta ai cattolici che uscivano dalla messa della vigilia.
A tanti anni di distanza mi sembra che le parole di Camillo siano germogliate bene e oggi è innegabile che dentro il poliforme movimento cattolico ci siano numerosissime persone che operano per la difesa e per il riscatto degli umili. Verso queste persone io nutro un sentimento di grande stima e gratitudine e mi interessa molto il dialogo con loro e la loro amicizia. Che siano credenti per me non è un problema, come non è un problema per loro che io sia inguaribilmente ateo. Per questo ho scelto di collaborare con Avvenire: è un giornale che per molti aspetti mi rappresenta, un giornale che pone un’attenzione particolare alle sofferenze del mondo, alle ingiustizie e alle guerre. Da questo punto di vista appaiono sulle sue pagine corrispondenze e commenti che avrei tranquillamente potuto ospitare sulle pagine della mia Unità. Ma oltre questi temi, di per sé importantissimi della giustizia sociale e dell’uguaglianza, vi è da condividere con molti di loro il crescente rispetto della laicità dello stato, punto fondamentale della nostra Associazione. Il resto, quei sentimenti spirituali molto intimi che riguardano la bioetica, sono molto lontani da noi. Ciò non significa però che non sia nostro dovere di cittadini laici ed iscritti all’UAAR di rispettarli e di contestarli solo quando questi sentimenti si trasformano in proposte legislative. Anche su questo piano la Chiesa non è più quella di un tempo e il nostro atteggiamento deve tenerne conto se non vogliamo rimanere ancorati a una visione sclerotica e antiquata della società cattolica.
Aggiungerei due parole sulle mie strisce perché, come vedrete, hanno come protagonista un Gesù molto molto umano: ha le sembianze di mio figlio ventenne con un Giuseppe che è il mio personaggio Bobo e una Maria che è la moglie di Bobo un po’ invecchiata. Quindi un Gesù terreno, storicizzato, che si muove in un ambiente surreale che va dalla Palestina dell’anno zero all’Italia e al mondo di oggi.
Che Avvenire abbia accettato le mie strisce è per me un grande segno di intelligenza e di forza di questo giornale e del suo direttore Marco Tarquinio, e l’Associazione che ho il piacere di presiedere ad honorem spero sappia cogliere questa mia scelta come un’occasione di dialogo sereno e paritetico tra forze filosoficamente lontane ma unite dalla voglia di far crescere la giustizia sociale in questo mondo disastrato.
Un caro saluto di buon lavoro a tutti i congressisti.
Sergio Staino
3 Comments
I credenti fanno del bene In quanto tali ??? Hahahaha mai sentita cazzata più grande!
Sarei d’accordo ma dove l’hai letto?
Carissimo Compagno Direttore,
come ho già avuto modo di manifestarTi, la Tua riflessione, da ateo, sui miei problemi di credente “perplesso”, (ma non riesco a distaccarmi da quella Figura del Nazzareno) social-comunista (ci chiamavano, e ci chiamano, “catto-comunisti”: mi ricordo, quaranta anni fa, su una estiva spiaggia del cagliaritano, con le nostre meravigliose e bellissime femmine, quando si parlava anche di politica, che uno dei “commensali” mi disse: “cattolico e comunista, la razza peggiore”. Peraltro, mi ricordo che siffatto tipo, della sinistra “extraparlamentare”, cercava di insinuarsi nei nostri affetti, ma le nostre femmine, pietose, dicevano che noi eravamo degli uomini meravigliosi e lo mandavano – “ante litteram grillina” – affanculo); dicevo, la Tua riflessione da “ateo” mi commuove. D’altronde, proprio lo stesso Nazzareno sembra andasse dicendo: “… verranno da oriente e da occidente e si siederanno alla destra del Padre, mentre per Voi sarà pianto e stridore di denti …”; ovvero “… i pubblicani e le prostitute vi precederanno nel regno dei Cieli ..”, ed ancora Qualcuno potrebbe dire a Te e ai Tuoi compagni dello UAAR: “… venite Benedetti del Padre mio, …. perché avevo fame e mi deste da mangiare, avevo sete e mi deste da bere, … … ero carcerato e mi visitaste …” etc. etc..
Ti abbraccio con tutti i Tuoi compagni, con i quali mi piacerebbe condividere i dubbi e le serenità dell’impegno.
Ciao
Sergio Cassanello