“Firenze è una città in svendita, all’incanto, una città che se la piglia chi offre di più e gli amministratori comunali sono al servizio di questi capitali stranieri”
Queste dure affermazioni sono state fatte da Tomaso Montanari durante un servizio di Report su Rai3 nel giugno scorso. In questi giorni è scattata una querela del sindaco e dell’intera giunta di Firenze contro il noto professore e agitatore politico con richiesta di 165 000 euro di danni. La cosa mi ha turbato molto ed ho subito manifestato il mio dissenso al nostro sindaco Nardella. Nella lettera aperta che indirizzo a lui e che riporto qui sotto cerco di spiegare più ampiamente il mio pensiero.
Caro Dario,
scusami se ritorno sulla querela che tu e la tua Giunta avete fatto a Montanari ma lo faccio perché credo che in questo nostro confronto ci siano componenti di metodologia politica su cui riflettere.
Innanzitutto vorrei chiarire subito qual è il mio pensiero su Tomaso Montanari in modo che non ci sia ombra di partigianeria politica nella mia difesa di fatto sulla correttezza del suo operato. Per definire ciò userò una frase che Giuliano Ferrara usò per me all’epoca di Tango: “Tomaso Montanari, che culturalmente rasenta il genio, in politica è un vero idiota”. Con Tomaso siamo amici da molto tempo, lui sa come la penso e sono tranquillo perché mai mi querelerà. Quello che invece non mi fa star tranquillo è questa querela facile a cui hanno aderito tutti i componenti della Giunta: neanche nella Bulgaria dei bei tempi avremmo raggiunto un risultato simile. Mi meraviglio perché sono amico di molti di voi, vi conosco bene e so che, a parte te che ogni tanto, come si dice a Firenze, “ti prende il grullo”, sono presenti nella Giunta persone molto più calme e serene nell’affrontare i tantissimi problemi politici in cui siete ovviamente impelagati.
La sofferenza deriva dal fatto che questa sia la prova, l’ennesima prova, di come non ci riesca ancora, dopo tanti anni, di sottrarci al tentativo di risolvere per via giudiziaria problemi che sono soltanto problemi politici. Quanto danno abbiamo fatto noi della sinistra a lasciare il passo alla magistratura perché ci liberasse dall’egoismo e l’ideologia del profitto di un Berlusconi o dall’altezzosistà offensiva di un Craxi? Eppure non abbiamo imparato la lezione e ancora tentiamo anche qui, nella piccola città di Firenze, in uno dei centri più importanti della cultura mondiale, di disturbare la procura per denunciare un violento ma legittimo attacco politico. Dario, tu vieni dal Partito Comunista, spero che ti ricorderai tutte le manifestazioni fatte in piazza dove ogni governo a noi alternativo diventava immediatamente “servo dei padroni”, “al servizio degli americani”, “complice degli assassini” etc. Ci hanno mai querelati? Al massimo Scelba o qualche altro Ministro degli Interni ci ha fatto sparare addosso ma querelarci mai.
E Montanari cosa ha fatto? Ha fatto oggi quello che noi facevamo tanti anni fa perché è rimasto indietro con i tempi, perché ha una visione antica della politica, una visione che non potremo mai battere in pretura ma solo nei fatti, nella stessa politica. Se non usciamo da questa logica finiremo per trasformarci in un partito e in una coalizione di avvocaticchi d’altri tempi, di persone senza un vero ideale, un sogno e soprattutto un progetto per lo sviluppo di questa nostra città e questo territorio. Montanari fa il suo lavoro, fa delle lezioni splendide sulla storia dell’arte e quando parla della Firenze storica ci apre il cervello e ci fa capire tante cose che noi, non lui, possiamo e dobbiamo usare per il futuro.
Quindi ti prego e vi prego, non fate come D’Alema capo del Governo fece con Forattini, non copritevi di ridicolo con questa querela per poi arrivare massimo tra due mesi a doverla vergognosamente ritirare. Ritiratela subito. E’ un errore che vi perdono, a patto che vi mettiate a studiare con più attenzione come si fa politica. Doveste andare a sentenza Tomaso verrebbe assolto con le congratulazioni del giudice perché il reato non sussiste e ve lo vedreste in piazza della Signoria a festeggiare, magari con me al suo fianco. In pratica quel che stiamo facendo con la denuncia votata al Senato con Salvini. Tornate quindi alla politica e finiamola con queste scemenze.
Con molto affetto e spero stima
Sergio Staino
7 Comments
Giuste le osservazioni di Sergio. Del tutto condivisibili.
Al posto della querela, basterebbe solo ricordare a quale maestro fa oggettivo riferimento (volente o nolente) il nostro Tomaso (la cui seconda “emme” si è persa in chissà quale ardito passaggio intellettuale …), un maestro sulla breccia da decenni, con indiscusso e forse impareggiabile successo di pubblico e di critica.
Vittorio Sgarbi.
Le disgrazie non arrivano mai sole…
[…] Sergio Staino.it, 16 dicembre. Quindi ti prego e vi prego, non fate come D’Alema capo del Governo fece con Forattini, non copritevi di ridicolo con questa querela per poi arrivare massimo tra due mesi a doverla vergognosamente ritirare. Ritiratela subito. E’ un errore che vi perdono, a patto che vi mettiate a studiare con più attenzione come si fa politica. Doveste andare a sentenza Tomaso verrebbe assolto con le congratulazioni del giudice perché il reato non sussiste e ve lo vedreste in piazza della Signoria a festeggiare, magari con me al suo fianco. In pratica quel che stiamo facendo con la denuncia votata al Senato con Salvini. Tornate quindi alla politica e finiamola con queste scemenze. Nardella e Montanari (di Sergio Staino) […]
Mi piacerebbe molto conoscere la risposta del sindaco di Firenze
Io ho sentito questa, la trova al minuto 9.48 https://www.controradio.it/podcast/parla-il-sindaco-di-firenze/
Ciao,
Sergio
Caro Sergio, potresti invitare Tomaso a chiedere scusa e conciliare …
Dopotutto mi pare un tipo conciliante, o no?
Buon Natale.
Troverei più giusto che fosse Nardella a ritirare la querela sostituendola con un pesante giudizio nei confronti di Montanari. Per esempio: “Caro testa di rapa, lei non riesce a capire la realtà perché ha grosse fette di prosciutto e di pregiudizio sugli occhi. Impari a fare critiche nel merito e non a lanciare offese gratuite”. Non andrebbe meglio? Noi possiamo provare a chiedere a Report di mettere in onda la tua risposta e chiudiamo.
Caro Sergio,
ho sentito la risposta di Nardella, sindaco di Firenze a proposito della querela al critico Montanari e senza ombra di dubbio penso che quest’ultimo debba provare davanti ad un giudice le sue accuse infamanti e fuori luogo. I corrotti vanno denunciati in tribunale e non a Raitre che non deve occupare il posto del giudice. Un sindaco deve sempre dimostrare ai suoi cittadini di essere onesto evitando corruzione e latrocinio e se qualcuno insinua queste accuse ha il dovere di rivolgersi alla magistratura per smentirle nel modo più assoluto. Oltretutto, mi pare d’aver capito, che il suddetto personaggio critico rissoso è stato invitato a chiedere scusa per evitare la querela e la sua arroganza invece gli ha fatto dire di no. Mi meraviglio caro Sergio il tuo atteggiamento in difesa di un “professore” che secondo me,insieme a Sgarbi, fa solo danno Al nostro paese. Inoltre vorrei capire come reagiresti tu se io ti dicessi che sei al servizio dei concorrenti della Fiat per svendere il giornale la stampa su cui tu pubblichi le tue vignette. Oh naturalmente per evitare equivoci io non te lo dico e non lo penso nemmeno, ma era solo per fare un esempio. Io vorrei essere al posto del pubblico ministero per proporre la condanna più alta per Montanari e spero che il mio sogno si avveri. L’onestà di una persona non può essere infangata con accuse non provate, false ed infamanti da nessuno e lo recita anche la nostra costituzione. Grazie a tutti per l’attenzione e buona giornata Antonio De Matteo Milano