Svelato il mistero: non si tratta di un disegno ma di una fotografia, l’artista è la fotografa britannica Natalie Lennard. A questo link trovate la descrizione del senso del suo lavoro e altre immagini quanto meno incredibili sullo stesso argomento. Grazie all’amico Carlo Savona che mi ha segnalato il tutto.
31 Comments
Sergio, indimenticabile Bobo: sono Santalmassi e ti faccio tutti gli auguri possibili dì star bene alla faccia dì Omicron
Caro Sergio, questa volta non condivido. L’immagine del parto naturale che vuole sostituire l’iconografia della Natività del Cristo è certamente lontana da una intenzione blasfema ma è terribilmente riduttiva della straordinarietà dell’evento, ridotto alla ordinarietà (alla meravigliosa ordinarietà e naturalità) del partorire. L’idea di mondanizzare un “fatto” di così ampia portata, come il Natale, svuotandolo della sua carica sovrannaturale, finanche mistica e del necessario apporto della fede (che nel cristianesimo paolino vive del continuo scambio con il logos, con la ragione) è operazione di cattivo e banale laicismo. L’idea artistica è buona ma il messaggio è assai modesto.
Un caro saluto.
Emanuele Ceglie
Condivido in toto.
L’operazione è semplicemente di cattivo gusto.
My two cents…
“Miscere sacra profanis’ ( non mischiare il sacro con il profano), lo dice Matteo nel suo vangelo e lo ripete anche la ragione che difronte al dogma cede, ma un ateo prova sempre a ragionare cercando di razionalizzare l’impossibile. D’altra parte anche l’amore, sentimento umano, e irrazionale ed a maggior ragione Dio ed il sacro in generale. Concludo in perfetta sintonia con Emanuele Ceglie e con un amaro sorriso verso il miscredente vecchio amico Sergio. Buona giornata a chi legge Antonio De Matteo Milano
Siete davvero incomprensibili. Dov’è la blasfemia? Dov’è l’offesa? Se Gesù si è fatto uomo si è fatto partendo da embrione nella pancia di Maria, no? Maria è rappresentata incinta in varie parti, in particolare nelle immagini legate al trasferimento a Betlemme. Poi, il 25 dicembre partorisce, no? O quel bimbo le cade dall’alto? E se Gesù si è fatto uomo, nasce come tutti gli uomini. O è uscito dalla pancia di Maria per qualche altra strada?
Quando ero piccolo e non sapevo nulla su come nascevano i bambini, mia nonna mi portò nella stalla per mostrarmi il vitellino nella pancia della mucca. Rimasi colpito da questa pancia esageratamente cresciuta con un qualcosa di molto grosso che si muoveva all’interno, il vitellino appunto. Incuriosito chiesi alla nonna da dove sarebbe uscito questo vitellino e lei rimase atterrita, non sapeva cosa rispondere e poi, per santificare il tutto e non essere blasfema mi disse: “dall’orecchio!” Io, poverino, ho pensato al parto come qualcosa di catastrofico che avrebbe squarciato dolorosamente collo e testa della povera mucca. Poi naturalmente in prima media fui rimandato a settembre in scienze. Rifletteteci, cari compagni.
Bobo, sei implacabilmente nel giusto e anche con gusto!
Invece voglio essere compreso, carissimo Bobo. Non c’è blasfemia e non c’è offesa, solo la semplificazione di un “fatto” estremamente complesso, alla cui complessità contribuisce grandemente la “magia” della Natività. Se la si toglie dall’immaginario della fede, non c’è più la fede. La razionalizzazione dell’Evento nella forma da te proposta rischia di negarlo in radice piuttosto che chiarirlo.
Amici più di prima.
Emanuele
A me non puoi chiedere fede, ovviamente, per fortuna o per disgrazia non ho avuto questo dono. ma, come sai, rispetto e amo le cose belle e giuste che nascono da queste storie.
Un abbraccio anche da me
Caro Sergio,
certo che è evidente a tutti, credenti e non credenti che ogni natività è prima di tutto un fatto fisico, concreto, fatto di carne e sangue.
Quindi anche quella dell’uomo che diventò Cristo. a prescindere dalla discussione sulla sua natura umana o divina.
Ma non può sfuggire l’aspetto oleografico, unito a quello provocatorio, dell’opera esposta.
La composizione, i colori, le luci, i dettagli, l’evidente eleganza della Maria sofferente e del Giuseppe ben pettinato ed abbigliato.
Tutto è finto, tutto è palesemente costruito e quindi tutto dice il contrario della potenziale forza espressiva del momento.
Non è un parto vero, non è un urlo vero, non è un dolore vero: sembra un’immagine pubblicitaria realizzata in un attrezzato studio di produzione.
Per questo è di cattivo gusto: la provocazione gratuita è sempre di cattivo gusto. Ed è pure violenta.
Come sai non sono credente, ma l’immagine di dà fastidio.
Non so di chi sia, come sia stata realizzata, ma l’intento non è certo quello di esaltare l’umanità di Gesù.
Infine, violare la sacralità del momento in cui la donna (ogni donna) è sola nel rapporto con il “frutto del ventre suo” e renderlo spettacolare mi crea disagio.
Sarò all’antica, d’altronde sono nato a metà del secolo scorso, ma non posso evitare di esprimerlo.
Il parto è l’evento fondamentale della nostra esistenza: non può diventare una cartolina illustrata.
Caro Sergio,
non nono mai stato così d’accordo con te come sul commento alla Natività. Perché qui questa donna che resta incinta a causa dello spirito santo mi ha sempre mostrato l’antifemminismo e il disprezzo del corpo del cristianesimo che fin dall’inizio ha preso quella piega lì (la donna, scrive san Paolo, è “ianua diaboli”. Ammazza!). E poi Maria partorisce in una capanna, che cosa vuol dire se non che nasce un bambino come tutti i bambini, e che poi diventa uomo come tutti gli uomini. E invece secondo questi no-nax (niente nascita) Maria partorì un bambino ma in realtà non lo partorì, e giù una sciocchezza dietro l’altra. Ma basta, per favore. Bisogna accettare vita e morte per quello che sono. Che poi Cristo fosse anche Dio…mah! a me viene da ridere, però chi ci crede ci creda pure. Ne approfitto per salutarti
Giovanni
Caro Sergio, avevi chiaro che pubblicare questa foto o composizione artistica avrebbe scatenato ( in verità poche) risposte di condanna o di semplice offesa. Eppure è nel Vangelo di Matteo che è scritto ” ben vengano gli scandali” (oportet ut scandala eveniant ).
La foto è come il bimbo che grida il “re è nudo” ed in questo caso siamo al re dei re!
Nel medioevo, ricorderai, la Chiesa giunse a distinguere la verità di fede da quella di ragione e così uomini di elevata cultura, non ultimo un Alberto Angela in gran spolvero, deve rendere omaggio a ciò che ” la tradizione dice essere il sangue di San Gennaro” fingendo di non sapere che avere abdicato alla ragione ha prodotto il fatalismo di una città che vive di passato e che odia il presente.
Per chi è disposta a pensare Gesù, figlio di Maria Immacolata, con un padre putativo quale San Giuseppe ( falegname ridotto a comparsa per il presepe!) è chiaro che attribuire addirittura un parto normale per il figlio di Dio è peccaminoso!!
Ma se si è fatto uomo ed è nato ( poteva sempre apparire come un Angiolo!) da donna, seppure vergine ( in biologia si direbbe partenogenesi!) in quale modo è nato se non nell’unico modo concesso agli umani?
Si potrebbe continuare, ma i credenti non capiscono che è proprio sulla umanità di Gesù Cristo che possono giocare le loro carte per un dialogo erga omnes, altrimenti , ” loro se la cantano e loro se la suonano” ma a quel punto, che valore avrebbe tutta l’azione di evangelizzazione che la Chiesa porta avanti almeno dai tempi di Teodosio?
Purtroppo, molti credenti hanno dimenticato che in greco antico Evangelo significa semplicemente Buona novella e non divide et impera!
Vorrei rispondere a coloro che hanno criticato l’immagine (non il quadro in sé) e lo vorrei fare di getto senza particolare riflessione.
Mi chiedo e chiedo a tutti perché l’altro grande evento della storia di Cristo (e umana), cioè la sua morte, è molto spesso stata rappresentata in tutta la sua crudezza e questo non ha, mi sembra, destato analogo scandalo. Anzi. La sofferenza è cioè che ci lega a Cristo, che lo fa uomo come noi, capace di condividere tutto il nostro dolore, di prenderlo su di sé senza reticenze e sconti. Penso alle Via Crucis, a Testori e al suo scandaloso In Exitu e a tutta l’iconografia che può venirvi in mente (compreso Mel Gibson). E allora perché la sofferenza del parto (che è anche sofferenza per il bambino che nasce) desta irritazione? Forse perché si vuole espellere dall’umanità del Cristo tutto quello che ha a che fare con la donna?
Mi fermo qui.
W Jacopone da Todi!
Buona Natività a tutti noi.
Annalisa
Allargando la visione di questa “natività” si può scoprire che si tratta di una fotografia (e non un dipinto) realizzata della fotografa inglese Natalie Lennard e che questa foto fa parte di un più ampio lavoro dal titolo “birth indisturbed” (vedi: ).
Riporto parte del commento in calce a questa immagine (una delle nove di questa straordinaria serie di nascite): «An ideal lies really in the balance of nature and medicine, but to depict Mary in the powerful moment of bringing Christ Earthside, into the calm and steady hands of an actively participating Joseph, protests any notion that the humbling, creative power of woman is anything but as awe-inspiring as the creative hand of God himself.»
Per chi, come me, non ha dimestichezza con l’inglese, può essere d’aiuto il traduttore di Google.
Nel merito: a me sembra che “birth indisturbed” di Natalie Lennard sia un progetto bellissimo, realizzato con grande professionalità, qualità e intelligenza e che la “natività” di Gesù ne dovesse, inevitabilmente, far parte. Non è né di cattivo gusto né una cartolina illustrata anche perché , guarda caso, l’autrice della ricerca e della foto in questione è una donna.
Ciao Sergio e Buon Anno
Caro Sergio,
l’incomprensione però è biunivoca a proposito della foto, sulla natività di Gesù,da te postata su questo blog.
Cercherò di farmi comprendere e di comprendere: l’argomento è estremamente serio e molto educativo. Non capisco Sergio come tu voglia a tutti i costi razionalizzare Dio che per definizione non può esserlo, altrimenti diventerebbe un leader normale come Renzi o no?
Paragonare, come mi pare tu sostenga, il parto di Maria vergine a quello di una normale donna è semplicemente,per me, una cosa inverosimile e vorrei che tu mi aiutassi a capire la tua versione. Non solo,ma credo che per coloro che hanno una fede e non la vogliono giustamente razionalizzare il tuo suddetto confronto sia offensivo per la loro credenza e quasi certamente ti accuseranno di blasfemia.
Io ho forti dubbi sull’esistenza di un essere perfettissimo creatore del cielo e della terra,non paragonabile a nessuno essere umano, ma non mi permetto di contestare questo dogma: con l’ausilio della sola ragione,non sono in grado di farlo e non credo che ci sia qualcuno in grado di contestare e spiegare il dogma. Caro Sergio, sei in grado di spiegarmi come ha fatto Maria ad avere il figlio e rimanere vergine? Io penso che tu come essere umano puoi solo non crederci, ma non puoi dimostrare che nel sovrannaturale una cosa del genere possa accadere, soprattutto non lo puoi dimostrare a chi ha fede o no? Quindi concludo caro Sergio, io la pubblicazione della foto suddetta la vedo come una provocazione inutile e poco educativa e per certi versi scorretta e controproducente.
Naturalmente la notizia non mi scompone più di tanto, ma capisco la reazione di repulsione del cattolico/a praticante. Ritengo altresì che sia più giusto parlare e rendere magari obbligatoria l’educazione sessuale nei vari cicli scolastici, ma quella degli essere umani però.
Scusami Sergio: alla nostra età, dopo i settant’anni, non ci si può arrabbiare e non vorrei averti irritato con i miei ragionamenti, ma di fronte al padre eterno ed in generale al sacro è meglio non scherzare con i nostri ragionamenti sulla fede. Un grande abbraccio a te e a tutti coloro che leggono su questo blog Antonio De Matteo Milano
Caro Sergio, non solo l’immagine è intensa e intrisa di un realismo e di una modernità disarmanti … non capisco cosa ci sia di blasfemo o dove si mischi il sacro col profano! Diciamo che i critici preferiscono dare una interpretazione ipocrita della narrazione? Se ne perde la sacralità? ma se la nascita di un bambino è l’evento più sacro in assoluto proprio perché segna l’arrivo di una nuova vita. Forse le interpretazioni della natività che debordano dai canoni artistici consueti spaventano, un po’ come tutte le cose per le quali la nostra vista non è abituata. A mio avviso in questa immagine c’è un inno alla vita, niente di più azzeccato nell’età covid.
Un caro saluto
Arianna
Caro Sergio se si sta ad approfondire la storia della nascita crescita e vita di GESÙ si potrebbe tagliare il discorso solo pensando al fatto che Gesù appare negli scritti solo dopo i 30 anni, prima? Tutto un ” mistero ” e ” dubbi ” . Si è scritto pro e contro su questa ” fantastica ” storia, personalmente penso che sia giusto avere dei dubbi su come ci è stata consegnata ma contemporaneamente penso che sia una ” battaglia ” persa cercare di dimostrare le incongruenze di possibili non ” verità ” storiche e di logiche non corrispondenti ai nostri canoni di ” REALTÀ ” scetticismo pensieri e credenze scientifiche politiche ecc ecc . Cosa voglio dire, tutto giusto farsi delle domande ma non con lo ” spirito ” di demolire il dato di fatto che se questa storia resiste ancora ora dopo 2000 anni una ragione c’è, e non va vista solo dal punto di vista del DUBBIO , ci sono scritti storici che parlano di questa storia ci sono stati e ancora ci sono milioni di persone che ” credono ” e non mi riferisco ai bigotti ” ignoranti ” e bisognosi di ” sicurezza ” ma a persone che ” culturalmente ” sanno di TEOLOGIA FILOSOFIA STORIA ECC ECC , secondo me non è poi importante stare a mettere sempre tutto in discussione, anche se è giusto , ma l’importante è chiedersi perché milioni anzi miliardi di persone CREDONO a questa storia e ad altre storie che a loro modo ci raccontano di RELIGIONI E I LORO ” PERSONAGGI ” penso per esempio al BUDDISMO, non voglio insegnare nulla a nessuno ma dentro le religioni, tutte , dai tempi del FUOCO agli DEI a oggi c’è la storia DELL’UOMO e questo ci deve fare riflettere, da parte mia sento di non avere la FEDE ” certa ” ma da anni non mi sento di negare o di dire, non mi interessa, anzi in certi momenti mi da ” piacere ” pensare che queste persone hanno lasciato un segno che ancora c’è, cosa che certi ideali politici non hanno fatto , perlomeno nel durare nel tempo. In sostanza mettete in discussione se la MADONNA ha partorito con dolore o meno se Gesù è apparso solo dopo i 30 anni ecc ecc è meno importante del chiedersi il perché MILIARDI di persone credono ad essenze spirituali soprannaturali , e ripeto non mi riferisco solo al ” gregge ” ma a persone” intelligenti ” e culturalmente preparate . Concludo , che c’è o non c’è se sia andata in un modo o nell’altro a me non da problemi, se devo essere sincero sono un conservatore che si informa , per i critici, come in politica in religione e pure socialmente a volte mi danno fastidio. Sarà che sono cresciuto da catto comunista. Ciao buon anno .
Giovanni
Caro Sergio
a te che sei Maestro di immagini capaci di raccontare in una vignetta una storia, un racconto, una provocazione, un’idea, una vita, dico che questa immagine non funziona. La Madonna, Maria, è una immagina cristiana tanto potente, capace di trascendere il cristianesimo stesso. è citata più volte nel Corano che nei Vangeli sinottici. A ben studiarla, attraverso una lunga serie di testi così detti apocrifi, ne viene fuori una figura strepitosa che – a prescindere dalla sua reale esistenza e dalla nostra fede o non fede – resta di grande ispirazione. è lei letteralmente a “comandare” ad un Gesù esso stesso incredulo, il suo primo miracolo, quello delle nozze di Cana. Maria resta incinta senza “conoscere” uomo, come d’altra parte era accaduto a sua madre, Anna, non senza lo sconcerto di Gioacchino. Per cui è ovvio che – sempre da loro punto di vista – Maria non ha potuto “partorire nel dolore” (Genesi 3,16), ma in modo sicuramente diverso dal resto delle donne. Inoltre, il San Giuseppe raffigurato come un bel giovane moderno, di quelli che stanno in sala parto ed anno fatto i corsi di parto e yoga con la moglie, in realtà non era altro che un vecchio decrepito. Un vecchio vedovo con tre figli, che quando vide la colomba bianca posarsi sulla spalla, e gli altri vecchi del sinedrio annunciargli che quella giovinetta sarebbe stata la sua sposa, immediatamente pensò ad uno dei suoi figli da maritare. Per cui, di quella immagine, non funziona niente. Ma proprio niente. Ma perché abbassare Maria alle nostre misere vite invece di provare per una volta ad alzarci noi, sulla punta dei piedi, sperando, forse un giorno, di spiccare il volo?
Il tuo per sempre amico, Raffaele .
P.S. Naturalmente tutto questo, sempre “a prescindere”.
grande sergio. Il pasticcio-scandalo del cristianesimo è proprio nel mischiare insieme umano e divino. Molto più semplice e comodo immaginare dio come alieno e nemmeno pronunciarlo (JHWH per gli ebrei). Invece nasce e muore come noi: è nostro compagno di strada. Questo tipo di religione significa meno certezze (i babbi scompaiono lungo la strada, per esempio, e molte donne lo sanno) su dove finiremo ma più spinta solidale nel cammino. Auguri, appunto.
Giovanni
Bellissima immagine, restituisce a Gesù la sua natura di uomo. La definirei un’operazione verità.
Giulio
Ciao Sergio,
per me è molto emozionante… e rispettoso ma si sa che su certi argomenti, andare a proporre nuove “modalità” può disturbare chi è molto attaccato alle proprie abitudini,
abbracci
marco
Caro Sergio ciao sono Cathia del Circolo Uaar di Venezia
Che dire? Per me sei un mito perché sei in grado di attirarti l’ira di tanti. In questo caso dei credenti che vorrebbero la scintillante stella cometa e il bambinello biondo con Maria e Giuseppe celestial spettatori di un miracolo, e anche degli atei che sulla figura storica di Gesù sono molto molto scettici e che non condividono la credenza e la struttura che è stata creara intorno a un dio unico pure irascibile ed elitario.
Per me, Cathia atea convinta, super scettica, l’immagine, anche se rimanda decisamente a una religione che dice di essere dalla parte degli ultimi ma che tanto danno ha portato in giro persuadendo alla beatitudine del dolore, alla sottomissione delle donne e alla stagnazione dell’ignoranza di classe, piace perché è realistica rispetto a tutte le natività del mondo e a tutte le epoche storiche, almeno fino a quando non si è praticata grazie alla medicina per le più “ricche” e fortunate l’epidurale. Come donna questa Maria e questo Giuseppe mi sono simpatici con la gallina e gli animali intorno e io non li vedo come religiosi ma come rappresentazione di un passato difficile (che in alcune parti del mondo stenta a passare).
Il bambinello però è ancora biondo, e che caspita !!! 🙂
Un caro saluto da Cathia
Secondo me, qualcuno nell’alto dei cieli sta cercando i nomi e gli indirizzi precisi di tutti coloro che hanno scritto a favore dell’immagine dissacrante pubblicata da Sergio su questo blog. Presto riceveranno l’avviso di garanzia e saranno indagati per blasfemia. Certo non sarà facile dimostrare a costoro che Dio è un essere perfettissimo creatore del cielo e della terra di fronte al quale la loro ragione misera decade, ma per gli indagati sarà impossibile razionalizzare il creatore senza annullarlo definitivamente e con dolo. Quindi,secondo me, tra il serio ed il faceto, le cose rimarranno come sempre nel tempo. Infatti sacro e profano non si possono e non si potranno mischiare, sarebbe come pretendere di eliminare il male e far vivere lo stesso noi esseri umani.
Scusate la mia poca competenza sul sacro e la scarsa conoscenza della filosofia avveniristica, ma anch’io cerco di dare un senso a questa vita, anche se un senso non lo trovo. Grazie per l’attenzione e buona giornata in pace e serenità a tutti/e coloro che leggono su questo blog. Antonio De Matteo Milano
E finalmente anche un Giuseppe che partecipa e non se ne sta lì in posa a far la statuina prima che inventassero i presepi. Un Giuseppe che aiuta e accoglie davvero, che si appresta alla cura di padre rappresentato come giovane uomo e non come vecchio bacucco. La naturale sofferenza della nascita è finalmente raffigurata nella sua crudità dell’ex-pellere materno…
Sandra
Ciao Sergio, sono felice di sentirti.
Al di là della valenza artistica dell’immagine che hai postato, per me, sia che si pensi a Gesù come Dio che si fa uomo o che lo si pensi come un uomo Giusto, è proprio la naturalità (e come dici tu la situazione profondamente disastrata) del contesto in cui nasce, che ne fa una figura straordinaria. Come credente sono portato ad apprezzane ancora di più la carica mistica e sovrannaturale. Per me sono altre le cose che mondanizzano il Natale. Un abbraccio
Nicola
Caro Sergio,
questa operazione apparentemente dissacrante della Natività (dirò poi perché lo è apparentemente) sotto forma di un realismo che nascerebbe dalla rappresentazione “tecnica” del parto, dimostra come ormai la poesia – e non mi riferisco a quella che si crea con il rimario – abbia tristemente abbandonato le menti e i cuori delle persone. Tutta la raffigurazione artistica che riguarda la Natività e quello che viene dopo appartiene alla sfera del simbolico, con il preciso scopo di creare una “rappresentazione” in grado di coinvolgere emotivamente il maggior numero possibile di persone, ben al di là della realtà storica relativa. La Natività raffigurata da grandi artisti del passato, come del resto tutta l’arte religiosa, era in genere commissionata dai Papi del tempo e aveva una specie di “scheda tecnica” da rispettare: l’idea di trascendenza. In questo modo abbiamo i santi con l’aureola, gli angeli con le ali, ecc. Nulla di “reale”, quindi, ma solo la rappresentazione simbolica di una “narrazione”, come si direbbe oggi, intrisa di spiritualità. Ai non credenti essa appare come intrisa di retorica, ma l’opera di Natalie Lennard contiene altrettanta retorica, ma rovesciata. (E’ giusto però notare come molte opere di questa artista abbiano il dolore del parto come tema ricorrente, quindi l’operazione di pubblicizzarla in chiave antireligiosa è responsabilità di altri).
Quindi è sbagliato, secondo me, scandalizzarsi, dal momento che l’opera di cui stiamo discutendo non è stata commissionata da una specie di Spectre dell’ateismo. Essa nasce in totale libertà espressiva e, come tutte le opere create da artisti, rappresenta quello che l’artista vede o immagina e non è altro che il suo punto di vista. Non è “la realtà”.
A presto.
Grazia
Francamente non ho capito il senso, il messaggio che questa foto (?) o meglio di questa scenetta anche brutta da vedere e non per il parto della Madonna.
Io non credo alla Maria incinta dallo spirito santo, non credo che la storia sia veramente accaduta, credo invece molto al messaggio che la religione cerca di mandare con la natività e lo ha fatto come spesso gli capita con racconti quasi sempre inverosimili.
Allora mi chiedo che importanza ha come è nato Gesu’ e come ha partorito Maria.
Attenendomi al messaggio cristiano avrei preferito una rappresentazione della natività con una famiglia di profughi al confine Polacco.
Troppo scontato?
Forse.
Se invece l’autrice dell’opera in quanto donna ha voluto lanciare un messaggio sul ruolo della donna generatrice di vita ma subalterna all’uomo fin dal momento di una nuova vita (Maria dolente e Giuseppe lindo e pinto) definirei l’opera più che blasfema, fuori tema.
Che fosse una foto mi pareva evidente (come minimo, faceva di tutto per sembrarlo …): questo presuppone uno studio fotografico, degli attori (compreso il bimbo), una regia, una scenografia, luci, trucco e parrucco …
Ecco, mi dispiace moltissimo che siate tutti (proprio tutti, tranne Ciro Rosiello, chapeau!) attirati dal “tema” della foto, su cui “nulla quaestio” (nel senso che chi ci crede, ci crede, chi non ci crede, non ci crede, tutto lì! un parto è sempre un parto) e nessuno invece noti la evidentissima “falsità” (ma anche incongruenza) dell’opera, chiaramente prodotta “pour épater le bourgeois”.
“Je ne m’épate pas”, e la giudico BRUTTA. Come ho già detto, di cattivo gusto. Una brutta cartolina illustrata.
E, credetemi, da agnostico convinto, non mi turba alcun sentimento religioso, che tanto non ho.
Trovo la rappresentazione improbabile, esteticamente irrealistica (quale bambino nasce col braccino teso?), e soprattutto di una falsità offensiva del buon senso.
Liberi tutti di pensarla come vogliamo, ci mancherebbe, ma mi piacerebbe leggere qualche commento nel merito delle critiche che ho sollevato.
Lasciando perdere se Gesù sia nato uomo o Cristo …
Caro Sergio, si dice “Scherza coi fanti e lascia stare i santi”. è questo il caso.
Indipendentemente dall’essere credenti o non credenti è un’immagine contro-natalizia,
troppo ‘cruda’ e soprattutto ‘gratuita’.
Non mi sembra per nulla lecito ‘giocare d’effetto’ comunque e dovunque.
In questo specifico caso, dispiace dirlo, si cerca e si provoca quasi bambinescamente
la meraviglia, lo stupore, la risatina di piazza, tra poveri di spirito.
Mi dispiace, ma l’umorismo e perfino la satira – tu lo insegni! – hanno e conservano
una loro lealtà di fondo, che si basa fermamente sull’intelligenza e sul buon gusto.
“Scherza coi fanti e lascia stare i santi”, poi, è una regola etica da rispettare. Sempre.
Forte abbraccio e Buon anno nuovo! mel.
Ciao Sergio,
già la Madonna di De André risponderebbe in modo assai efficace ai detrattori di una Maria partoriente. Le tre madri, Ave Maria, Maria nella bottega del falegname… Portano il lato umano di Maria e mostrano quanto sia straordinaria la vita delle donne nel dolore e nel donare la vita che comunque sarà per il mondo e non per loro e Maria è con quelle madri. Voglio però andare ancora più indietro perché i detrattori potrebbero dire che De André è anarchico, provocatore, controcorrente…. Andiamo ai canti religiosi. È così che vorrei rispondere a chi ti accusa di blasfemia, mondanizzazione, ordinarietà (questo è il mio aggettivo preferito), mischiare sacro e profano, ecc… nel trattare la figura di Maria.
C’è un bellissimo canto devozionale sardo “No mi giamedas Maria”, in cui la Madonna rifiuta tutti gli appellativi che distolgono dalla sua umanità.
Riporto la strofa in cui Maria ai piedi della croce chiede:
No mi nedas beneitta
intro ‘e sas feminas ria
s’ intende s’anima mia
triste dolente e afflitta
cando l’happo dadu sa titta
senz’haer tantu dolore.
Non chiamatemi benedetta
tra le donne
Peccatrice si sente l’anima mia
Ora triste dolente e afflitta
E anche quando gli ho dato la tetta
senza provare tanto dolore
https://youtu.be/JEATjv7D0_Q
Per me ha un significato bellissimo!
Baci Grazia
Caro Sergio,
immagino che per un credente abituato alle immagini edulcorate della natività il dipinto sia scioccante.
In effetti le varie credenze cristiane non si sono mai soffermate su questo aspetto.
Che il Cristo sia apparso dalla condensazione di un fumo uscito dalla vagina della madre?
Misteri.
Trovo il dipinto molto realistico e calzante, ma felicemente io sono assolutamente non credente.
Un caro saluto e buon anno nuovo.
Carlo
Caro Sergio,
io sono banalmente atea e delle religioni francamente penso solo che si reggono su fragilità della psiche umana che è quello che è.
C’è chi riesce a sorvolare e chi ci sta dentro anche a volte con accanimento.
Come per qualunque argomento, sarebbe bene che tutto fosse discutibile e opinabile.
Bisogna comunque stare attenti a non dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte.
Non c’è niente di più ambiguo dei cosiddetti “atei devoti”.
Sarebbe veramente sano liberarsi dell’idea che si debba nonostante tutto rendere continuamente conto del nostro libero pensiero a chi segue una qualsivoglia religione.
Non abbiamo nessun bisogno di giustificarci, ma se ci asteniamo dall’impicciarci delle loro fedi e delle loro dottrine e delle loro relative intolleranze evitiamo di invischiarci in polemiche controproducenti o solo inutilmente provocatorie.
Buon anno!
Liana