NON TUTTI I MALI VENGONO PER NUOCERE. DA DOVE RIPARTIRE: IDEE E PENSIERI.
Da dove ripartire: sicuramente dal confronto e dalla condivisione, critica e costruttiva. Il nostro circolo, nel corso di una riunione post elezioni che ha deciso di allargare anche ad alcuni simpatizzanti, ha concentrato la riflessione sostanzialmente su tre aspetti per noi prioritari.
LINEA POLITICA NAZIONALE
C’è stata unanimità e totale convergenza fra di noi nel sostenere con fermezza che il PD deve condurre una opposizione responsabile, chiara e costruttiva. Dobbiamo essere coerenti sia nei confronti del nostro elettorato che di quello che ha preferito sostenere gli altri schieramenti.
Certo, il nostro quadro politico nazionale si inserisce in un contesto europeo e internazionale nel quale questioni economiche e sociali complesse ed urgenti devono essere affrontate per garantire il giusto equilibrio.
VALUTAZIONE DEL VOTO NAZIONALE E TERRITORIALE
Non dobbiamo peccare di superbia: il nostro Governo ha condotto battaglie e ha affermato diritti e tutele importanti ma dobbiamo approfondire ed analizzare un voto assai complesso. L’elettorato, al di là di evidenti tendenze populiste, non va comunque mai sottovalutato.
E’ evidente una spaccatura del nostro paese in due: ciò che accomuna la netta affermazione della Lega al nord e del Movimento Cinque Stelle al sud è la percezione di una specifica insicurezza.
L’insicurezza percepita al nord è legata a tematiche di estrema attualità (pensiamo al fenomeno migratorio) che il nostro partito dovrà maggiormente approfondire. L’insicurezza percepita al sud è legata al forte senso di precarietà di vita che le persone avvertono: un nuovo modello di welfare non assistenziale da contrapporre a offerte populiste dell’ultima ora e progetti che possano consentire una costruzione della propria vita personale e professionale nella propria terra di origine.
Sul nostro territorio piacentino chiara è stata l’affermazione della Lega che rispecchia sia il dato regionale che quello nazionale.
IL PD SIAMO NOI
Un nostro simpatizzante ci ha definiti meravigliosi. “E’ grazie a persone come voi che il PD avrà ancora un futuro”. Noi ci siamo e ieri sera il confronto sul futuro del nostro partito è stato serrato e molto interessante. Abbiamo individuato e ci siamo soffermati su:
identità e valori e diffusione del senso di comunità:
- questione rappresentanza e partecipazione
- selezione dei dirigenti e scelta dei candidati (competenza, il politico di professione)
- nuovi modelli organizzativi
PROPOSTE:
Chiediamo alla nostra classe dirigente di discutere e condividere la discussione con la base. Dobbiamo stare uniti e smetterla con le lotte intestine interne. Discutiamo, confrontiamoci, ma al nostro interno.
Il congresso: non si può certo pensare di aspettare il 2021, ovvero la scadenza naturale (perché è importante ripartire da un coinvolgimento autentico della base). E quindi sembra inevitabile, da Regolamento, lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale. Noi intendiamo il congresso come luogo di confronto e discussione e non come luogo di ulteriore alimentazione di lotte interne e spaccature.
Proponiamo di analizzare eventuali nuovi modelli organizzativi e chiediamo di valutare le seguenti ipotesi:
- i segretari di Circolo membri effettivi e di diritto della direzione provinciale
- un rappresentante dei circoli eletto su ogni territorio provinciale membro effettivo e di diritto della direzione regionale e nazionale.
I Compagni e le Compagne del Circolo Rottofreno Calendasco
2 Comments
E’ una prima indicazione da cui prendere spunto per discutere. Altri, numerosi si spera, seguiranno a breve. Il mio circolo si riunisce domani sera e penso che la discussione sarà molto “vivace”. Comunque, l’orientamento nettamente prevalente è quello di non fare “da stampella” a nessuna delle altre forze politiche e pensare invece alla nostra riorganizzazione interna e a come rilanciare il Partito sul territorio. Le contraddizioni dei nostri avversari, soprattutto di quelli che sono “ubriachi” di vittoria, non tarderanno a manifestarsi e molti saranno coloro che ripenseranno il loro voto in prospettiva. Qualcuno ha detto che mai come ora l’elettorato è stato così “volatile” e penso che sia una giusta valutazione. Basta poco perché cambi il vento, sursum corda!
Bravi ! Cerchiamo di continuare così, con questo spirito,tutti.