Caro Sergio,
non rimpiango gli ultimi anni della Prima Repubblica. Ma come non notare che Ciriaco De Mita, novantenne, ospite di Fabio Fazio, in pochi minuti ha citato Aristotele, Machiavelli e Cicerone? Ascoltare i politici e i giornalisti “di razza” mi offriva spunti e stimoli che poi approfondivo a scuola. Oggi questo sembra essersi smarrito: non vi sono quasi più rimandi al passato, manca la capacità di proiettarsi nel futuro. Insomma: il cosiddetto presentismo.
Quasi prendevo appunti dinanzi alle “orazioni” di Marco Pannella. E chi ha dimenticato i discorsi di Sandro Pertini? Per non dire di quelle frasi sintetiche e dense di Enrico Berlinguer, colme di pensiero e di travaglio personale e politico. Si diceva che il segretario del Pci non potesse non essere anche, per certi versi, un filosofo. E oggi qual è il pensiero dei big della politica?
No, la nostalgia non deve prevalere; ciò valga come sprone, dunque, a recuperare l’impegno e la passione politica nelle sue varie dimensioni.
Un abbraccio.
Danilo Di Matteo
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