Era quello che doveva fare anche il nostro Matteo Renzi: la cgil andava conquistata, con le sue idee nuove, e non abbattuta dall’esterno come ha tentato di fare lui. Di Maio in questo momento mi sembra più realistico: per avere il “potere” bisogna avere il consenso. Non mi sembra una “distrazione”, come vuole farci credere Sergio: credo che Di Maio sia perfettamente d’accordo con Salvini sugli emigranti ed infondo stanno facendo quello che aveva iniziato a fare il nostro grande Minniti, e che una parte del partito democratico ostacolava. Un giornalista del Giornale “libero”, del quale non ricordo il nome, in una intervista,
alla domanda a che animale paragonava Salvini rispose: “ iena” e spiego’ “ ho detto iena perché lui adesso sta mangiando la carne degli animali ammazzati dagli altri. Vedremo in seguito cosa sarà capace di procurarsi”. Forse sarebbe più giusto scrivere e dirlo a voce alta che i governanti attuali attualmente stanno copiando male quello che il PD aveva iniziato a fare. Le realizzazioni delle loro promesse elettorali, per il momento, nella la pancia degli italiani creano solo vento che disturba l’olfatto e l’udito. Gli italiani capiranno col tempo che la strada indicata dal partito democratico era quella giusta anche se impervia e da sistemare.
È stata già ripudiata ( per fortuna) l’uscita dall’Unione Europea dell’Italia, una delle promesse con le quali hanno vinto le elezioni politiche del 4 marzo scorso. Il reddito di cittadinanza, l’abolizione della riforma Fornero e tutte le altre promesse elettorali sono ancora nel libro dei sogni. Abbiamo tempo e speranza per ribaltare la situazione e tornare al governo. Il partito democratico dovrebbe costituire un governo ombra e cominciare a proporre agli italiani/e le proposte credibili e realizzabili per il progresso della nostra Italia. Buona giornata a tutti Antonio De Matteo Milano
Già in contributi precedenti ( mi ) domandavo che fine avessero fatto Camusso e Landini. E me lo chiedevo a ragione essendo iscritto alla CGIL dal 1974. Dopo 3 mesi sono riapparsi come se nulla fosse accaduto. In piena forma e, pare da alcune interviste, concordi con i provvedimenti del governo sostenuto dalla Lega appoggiato dall’interno dai 5 Stelle. Due dirigenti, mi si perdoni l’ardire, un pò opachi, apparsi nelle loro personali decisioni più inclini a sconfiggere il governo di centro sinistra piuttosto che perseguire gli interessi del Paese e dei lavoratori. Camusso, a me così è parso, si è poi arrogata il diritto di posizionare tutta la CGIL a fianco di LeU e dei 5S senza chiedere un preciso mandato nelle sedi sindacali a ciò preposte e sui singoli temi in discussione. A meno che non si voglia gabellare come problema centrale i vauchers, su cui si è addirittura richiesta l’indizione di un referendum, senza aver assunto alcuna chiara posizione su alcuni importanti provvedimenti come il ripristino del Reato di Falso in Bilancio, il divieto di Firma delle Dimissioni in Bianco, il Contrasto al Caporalato, la Tutela dei Testimoni di Giustizia (Whistleblowing), la Dopo di Noi, la stabilizzazione di 130mila precari della scuola, l’inasprimento delle pene per i Reati Ambientali, l’Omicidio Stradale, la legge Contro lo Spreco Alimentare, il tetto alle retribuzioni dei manager pubblici, le Unioni Civili, il Biotestamento, il Divorzio Breve ed altre leggi che hanno caratterizzato gli interventi parlamentari di questi ultimi 5 anni. Mi auguro, e su questo mi batterò quando sarò chiamato ad esprimere la mia opinione come iscritto, che la CGIL torni ad essere un sindacato plurale e rappresentativo delle diverse sensibilità che vivono all’interno dell’organizzazione e lottano con essa per i diritti economici e sociali. Comunque, non me ne voglia l’interessata a cui voglio bene, mi auguro che Camusso si dimetta al più presto e che a sostituirla non sia Landini, un dirigente molto incline a rappresentare l’organizzazione con discutibili atteggiamenti personali e supponenti ed a cui voglio altrettanto bene
Caro Massimo,
ma nella Cgil, oltre a te,quanti sono i “renziani”?
Il PD in che percentuale è rappresentato nel sindacato Cgil?
Una volta il PCI aveva la maggioranza nella suddetta organizzazione, almeno così mi risultava, quando io, negli anni 80, ,facevo parte del direttivo regionale del Filcams milanese come “indipendente” Oggi non credo che il partito democratico abbia la maggioranza nel sindacato più grande di Italia, la Cgil, ma non si sa neanche quanti iscritti e soprattutto quanti dirigenti della Cgil si rifanno alla linea politica del PD. Le truppe ”cammellate” del PD se ci sono si diano da fare per non fare eleggere un segretario/a filo 5s o Lega o peggio ancora un predicatore inutile come quelli che noi del PD conosciamo.
Buona serata a tutti Antonio De Matteo
Caro Antonio, quindi criticare la gestione Camusso vuol dire essere renziani. Lo apprendo adesso e, scusami, non lo condivido. Assomiglia molto ad un’offesa, velata, ma pur sempre un’offesa. Se tu eri indipendente ed hai potuto esercitare, ne sono sicuro, con profitto il tuo incarico è perché avevi dietro quai 6 milioni di iscritti alla CGIL che ti sostenevano, senza se e senza ma. Nessuno di noi, e lo rivendico con forza, ha mai messo in dubbio il tuo ruolo e nessuno di noi ti ha mai chiesto a quale partito facevi riferimento perché, come tu dici, non facevi parte delle truppe cammellate. A me interessa nulla sapere quanti iscritti al PD aderiscono alla CGIL. Interessa molto di più conoscere le motivazioni che hanno spinto Camusso e Landini a rifiutare ogni confronto con i governi Renzi e Gentiloni per migliorare i provvedimenti, un atteggiamento che quando tu eri sindacalista della FILCAMS, come sicuramente avrai rivendicato nelle riunioni con i compagni iscritti, non avresti approvato. Dalla concertazione alla contestazione totale e senza ascolto. Questo intendevo sottolineare nelle poche righe scritte. Con affetto
Cario Massimo,
non pensavo di offenderti dandoti del “ renziano”: io quando Sergio mi dice che sono renziano, nonostante i miei 70 anni, non mi da fastidio e ribadisco che ho appoggiato la politica di Matteo Renzi e non sono disposto a rinnegarla. Comunque scusami : io volevo solo dire che per evitare che Landini sostituisca Camusso al vertice della Cgil ci dovrebbero essere tanti iscritti al più grande sindacato Italiano filo PD. Io spero che un giorno il partito democratico riesca a conquistare la maggioranza degli iscritti nella Cgil. Un abbraccio. Antonio
Caro Antonio, ti chiedo scusa io per essermi lasciato andare innescando una polemica sterile. Però converrai che se per puntualizzare un nostro pensiero dobbiamo comunque rifarci a Renzi (lo dici tu stesso riferendoti a Sergio) credo che le forze più conservatrici avranno vita facile perché, e su questo siamo d’accordo, spostare il faro mediatico una volta su Renzi un’altra sugli immigranti ( pensa che il leghista del nord li ha chiamato “furbetti”) aiuta gli spocchiosi a far passare in silenzio la loro restaurazione. Anch’io ho 70 anni e trovo questo scambio di idee l’unica ragione che mi spinge a continuare a sperare che in questo Paese c’è ancora fermento e voglia di partecipare.
Cari Compagni sapete benissimo che la realtà è cambiata e fare paragoni con il passato non ha senso.
Una volta si diceva che il sindacato era cinghia di trasmissione del Partito e che al Sindacato venivano destinati i quadri meno capaci, ma piano piano le cose sono cambiate.
Io ricordo che una quindicina di anni fa a Torino, alla vigilia delle elezioni regionali la FILT CGIL il sindacato dei ferrovieri fece uno sciopero generale contro Mercedes Bresso Presidente in carica e candidata del centro sinistra con il risultato che per pochi voti le elezioni le vinse la Lega di Cota.
Cosa impensabile ai tempi del PCI.
Tornando alla Camusso che per me è il peggiore segretario generale che la CGIL abbia mai espresso, ha schierato l’organizzazione contro il governo di centro sinistra e soprattutto s
i è schierata nonostante la spaccatura dell’organizzazione per il NO al referendum costituzionale.
Il giorno dopo l’esito del referendum mi sono recato all’INPS per dare la disdetta e revocare la delega sulla pensione della trattenuta sindacale.
Mi ero iscritto allo SFI il mio primo giorno di lavoro 10 aprile 1972 e per 37 anni da ferroviere e 8 di pensione.
10 Comments
Semplice Bobo! Il POTERE.
Era quello che doveva fare anche il nostro Matteo Renzi: la cgil andava conquistata, con le sue idee nuove, e non abbattuta dall’esterno come ha tentato di fare lui. Di Maio in questo momento mi sembra più realistico: per avere il “potere” bisogna avere il consenso. Non mi sembra una “distrazione”, come vuole farci credere Sergio: credo che Di Maio sia perfettamente d’accordo con Salvini sugli emigranti ed infondo stanno facendo quello che aveva iniziato a fare il nostro grande Minniti, e che una parte del partito democratico ostacolava. Un giornalista del Giornale “libero”, del quale non ricordo il nome, in una intervista,
alla domanda a che animale paragonava Salvini rispose: “ iena” e spiego’ “ ho detto iena perché lui adesso sta mangiando la carne degli animali ammazzati dagli altri. Vedremo in seguito cosa sarà capace di procurarsi”. Forse sarebbe più giusto scrivere e dirlo a voce alta che i governanti attuali attualmente stanno copiando male quello che il PD aveva iniziato a fare. Le realizzazioni delle loro promesse elettorali, per il momento, nella la pancia degli italiani creano solo vento che disturba l’olfatto e l’udito. Gli italiani capiranno col tempo che la strada indicata dal partito democratico era quella giusta anche se impervia e da sistemare.
È stata già ripudiata ( per fortuna) l’uscita dall’Unione Europea dell’Italia, una delle promesse con le quali hanno vinto le elezioni politiche del 4 marzo scorso. Il reddito di cittadinanza, l’abolizione della riforma Fornero e tutte le altre promesse elettorali sono ancora nel libro dei sogni. Abbiamo tempo e speranza per ribaltare la situazione e tornare al governo. Il partito democratico dovrebbe costituire un governo ombra e cominciare a proporre agli italiani/e le proposte credibili e realizzabili per il progresso della nostra Italia. Buona giornata a tutti Antonio De Matteo Milano
Io invece mi chiedo : come mai adesso la C.G.I.L. fa gli occhi dolci a Di Maio ?
Sandra Festi – Bologna.
La Camusso deve andare in pensione e quindi i tagli alle pensioni d’oro forse le darebbero fastidio.
Repetti Camillo
Già in contributi precedenti ( mi ) domandavo che fine avessero fatto Camusso e Landini. E me lo chiedevo a ragione essendo iscritto alla CGIL dal 1974. Dopo 3 mesi sono riapparsi come se nulla fosse accaduto. In piena forma e, pare da alcune interviste, concordi con i provvedimenti del governo sostenuto dalla Lega appoggiato dall’interno dai 5 Stelle. Due dirigenti, mi si perdoni l’ardire, un pò opachi, apparsi nelle loro personali decisioni più inclini a sconfiggere il governo di centro sinistra piuttosto che perseguire gli interessi del Paese e dei lavoratori. Camusso, a me così è parso, si è poi arrogata il diritto di posizionare tutta la CGIL a fianco di LeU e dei 5S senza chiedere un preciso mandato nelle sedi sindacali a ciò preposte e sui singoli temi in discussione. A meno che non si voglia gabellare come problema centrale i vauchers, su cui si è addirittura richiesta l’indizione di un referendum, senza aver assunto alcuna chiara posizione su alcuni importanti provvedimenti come il ripristino del Reato di Falso in Bilancio, il divieto di Firma delle Dimissioni in Bianco, il Contrasto al Caporalato, la Tutela dei Testimoni di Giustizia (Whistleblowing), la Dopo di Noi, la stabilizzazione di 130mila precari della scuola, l’inasprimento delle pene per i Reati Ambientali, l’Omicidio Stradale, la legge Contro lo Spreco Alimentare, il tetto alle retribuzioni dei manager pubblici, le Unioni Civili, il Biotestamento, il Divorzio Breve ed altre leggi che hanno caratterizzato gli interventi parlamentari di questi ultimi 5 anni. Mi auguro, e su questo mi batterò quando sarò chiamato ad esprimere la mia opinione come iscritto, che la CGIL torni ad essere un sindacato plurale e rappresentativo delle diverse sensibilità che vivono all’interno dell’organizzazione e lottano con essa per i diritti economici e sociali. Comunque, non me ne voglia l’interessata a cui voglio bene, mi auguro che Camusso si dimetta al più presto e che a sostituirla non sia Landini, un dirigente molto incline a rappresentare l’organizzazione con discutibili atteggiamenti personali e supponenti ed a cui voglio altrettanto bene
Caro Massimo,
ma nella Cgil, oltre a te,quanti sono i “renziani”?
Il PD in che percentuale è rappresentato nel sindacato Cgil?
Una volta il PCI aveva la maggioranza nella suddetta organizzazione, almeno così mi risultava, quando io, negli anni 80, ,facevo parte del direttivo regionale del Filcams milanese come “indipendente” Oggi non credo che il partito democratico abbia la maggioranza nel sindacato più grande di Italia, la Cgil, ma non si sa neanche quanti iscritti e soprattutto quanti dirigenti della Cgil si rifanno alla linea politica del PD. Le truppe ”cammellate” del PD se ci sono si diano da fare per non fare eleggere un segretario/a filo 5s o Lega o peggio ancora un predicatore inutile come quelli che noi del PD conosciamo.
Buona serata a tutti Antonio De Matteo
Caro Antonio, quindi criticare la gestione Camusso vuol dire essere renziani. Lo apprendo adesso e, scusami, non lo condivido. Assomiglia molto ad un’offesa, velata, ma pur sempre un’offesa. Se tu eri indipendente ed hai potuto esercitare, ne sono sicuro, con profitto il tuo incarico è perché avevi dietro quai 6 milioni di iscritti alla CGIL che ti sostenevano, senza se e senza ma. Nessuno di noi, e lo rivendico con forza, ha mai messo in dubbio il tuo ruolo e nessuno di noi ti ha mai chiesto a quale partito facevi riferimento perché, come tu dici, non facevi parte delle truppe cammellate. A me interessa nulla sapere quanti iscritti al PD aderiscono alla CGIL. Interessa molto di più conoscere le motivazioni che hanno spinto Camusso e Landini a rifiutare ogni confronto con i governi Renzi e Gentiloni per migliorare i provvedimenti, un atteggiamento che quando tu eri sindacalista della FILCAMS, come sicuramente avrai rivendicato nelle riunioni con i compagni iscritti, non avresti approvato. Dalla concertazione alla contestazione totale e senza ascolto. Questo intendevo sottolineare nelle poche righe scritte. Con affetto
Cario Massimo,
non pensavo di offenderti dandoti del “ renziano”: io quando Sergio mi dice che sono renziano, nonostante i miei 70 anni, non mi da fastidio e ribadisco che ho appoggiato la politica di Matteo Renzi e non sono disposto a rinnegarla. Comunque scusami : io volevo solo dire che per evitare che Landini sostituisca Camusso al vertice della Cgil ci dovrebbero essere tanti iscritti al più grande sindacato Italiano filo PD. Io spero che un giorno il partito democratico riesca a conquistare la maggioranza degli iscritti nella Cgil. Un abbraccio. Antonio
Caro Antonio, ti chiedo scusa io per essermi lasciato andare innescando una polemica sterile. Però converrai che se per puntualizzare un nostro pensiero dobbiamo comunque rifarci a Renzi (lo dici tu stesso riferendoti a Sergio) credo che le forze più conservatrici avranno vita facile perché, e su questo siamo d’accordo, spostare il faro mediatico una volta su Renzi un’altra sugli immigranti ( pensa che il leghista del nord li ha chiamato “furbetti”) aiuta gli spocchiosi a far passare in silenzio la loro restaurazione. Anch’io ho 70 anni e trovo questo scambio di idee l’unica ragione che mi spinge a continuare a sperare che in questo Paese c’è ancora fermento e voglia di partecipare.
Cari Compagni sapete benissimo che la realtà è cambiata e fare paragoni con il passato non ha senso.
Una volta si diceva che il sindacato era cinghia di trasmissione del Partito e che al Sindacato venivano destinati i quadri meno capaci, ma piano piano le cose sono cambiate.
Io ricordo che una quindicina di anni fa a Torino, alla vigilia delle elezioni regionali la FILT CGIL il sindacato dei ferrovieri fece uno sciopero generale contro Mercedes Bresso Presidente in carica e candidata del centro sinistra con il risultato che per pochi voti le elezioni le vinse la Lega di Cota.
Cosa impensabile ai tempi del PCI.
Tornando alla Camusso che per me è il peggiore segretario generale che la CGIL abbia mai espresso, ha schierato l’organizzazione contro il governo di centro sinistra e soprattutto s
i è schierata nonostante la spaccatura dell’organizzazione per il NO al referendum costituzionale.
Il giorno dopo l’esito del referendum mi sono recato all’INPS per dare la disdetta e revocare la delega sulla pensione della trattenuta sindacale.
Mi ero iscritto allo SFI il mio primo giorno di lavoro 10 aprile 1972 e per 37 anni da ferroviere e 8 di pensione.