Poche osservazioni sparse.
1- Il perdente è Matteo Savini. Aveva puntato tutto sulle elezioni in Emilia-Romagna, convinto di strappare la regione alla sinistra e quindi di mettere in crisi il governo. Ha fallito, nonostante sia ricorso a qualsiasi cosa: Bibbiano, il citofono, ecc. In più, è l’unico leader nazionale che si è farro vedere da quelle parti, per giorni e giorni. Insomma, ha perso perché aveva dichiarato di voler vincere. Ha lanciato lui il guanto di sfida, e ha perso. Dovrà vedersela con i suoi. Tonnellate di veleno e di falsità non sono bastate per farlo vincere.
2- I grillini sono di fatto morti. Si agitano ancora, ma non esistono più, amen.
3-Senza il Pd a sinistra non si vince. Mi spiace per i renziani doc, i leu e tuti gli altri scissionisti di sinistra, ma senza il vecchio Pd (persino diretto dal tremendo Zingaretti) non si va va da nessuna parte. È già ora di tornare a casa, forse.
Comunque, fate festa. L’Emilia-Romagna è salva.
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Grande direttore Turani e concordo con lei: la carrozza che tutti volevano sfasciare è risultata l’unica che ci porta e ci porterà a destinazione. “Senza il PD non si va da nessuna parte”. Buona giornata a tutti Antonio De Matteo Pescara