Caro Sergio,
ci spaventiamo tutti per il 12,6% preso da AFD in Germania, adesso partono analisi seriose, pensose e profonde sugli sviluppi della politica europea, fioccano inviti a fare attenzione al pericolo populista.
Per carità, tutto giusto e giustificato: la Germania è importante, è il pilastro portante dell’Europa e merita tutta la nostra attenzione.
Ma, qui da noi, di gente di quel tipo (populisti, fascisti, incazzati, rabbiosi, razzisti, sovranisti, qualunquisti, …) ce n’è almeno un buon terzo dell’elettorato, anzi tendente al 40% e più.
Cosa sono i partiti di Salvini e Meloni, cos’è buona parte dell’elettorato M5S (per non parlare della sua classe dirigente)?
Invito a leggere il tono dei commenti sugli articoli dei grandi giornali: saranno anche trolls e perdigiorno, ma c’è da avere paura per la cattiveria, l’ignoranza, la menzogna sistematica e dilagante.
Leggiamo i giornali della destra, Libero, il Giornale, la Verità, il Fatto (che, per carità, è indipendente: lo garantisce il cardinal Travaglio!): quanta sporcizia, quante falsità, ingiurie, insinuazioni, falsi scenari e retroscena, quanto astio …!
Non abbiamo motivo di preoccuparci quanto e più dei tedeschi?
Siamo oltre 60 milioni, abbiamo la seconda industria del continente, un export fortissimo, un debito pubblico altissimo, un’inevitabile esposizione ai problemi migratori (l’Italia è un molo nel Mediterraneo, c’è poco da fare!). Saremo a volte anche un po’ pulcinelleschi, ma cosa capiterebbe in caso di sconfitta del PD e di vittoria di quella gente lì?
Sarebbe un disastro continentale, non c’è dubbio. E di proporzioni colossali.
Allora, lo vogliamo capire, tutti quelli che non sono come i figuri sopra descritti, che non si scherza più? Che adesso diventiamo noi l’ago della bilancia dell’Europa?
La Francia ha resistito, anche la Germania, dopo tutto, così l’Olanda, l’Austria, la Spagna, il Regno Unito (malgrado la Brexit). E noi?
Vogliamo tutti capire che siamo esposti in modo tremendo ad un rischio di incalcolabile portata?
Ecco, io vorrei lanciare un appello, agli editori dei giornali, ai giornalisti seri, agli intellettuali, agli opinion makers, ai saggi o creduti tali, ai politici “normali” o che vorrebbero essere tali, infine alla nostra cosiddetta sinistra della sinistra, soprattutto, che si gingilla con la discontinuità coi governi Renzi-Gentiloni:
O RESISTIAMO ANCHE NOI o faremo danni incalcolabili.
E il mondo non ce lo perdonerà.
E avranno definitivamente ragione a diffidare di noi, a metterci in secondo piano, a guardarci con sospetto.
Ci sono momenti in cui o tieni la schiena dritta o ti bastonano tutti.
Ebbene, ci siamo: tra sei mesi tocca a noi. Grazie a qualche vero saggio del nostro passato recente, abbiamo anche noi gli strumenti per vincere ed anche per rilanciare.
Siamo al Governo e possiamo restarci.
Dobbiamo solo (!!) convincerci che SI PUO’ FARE e soprattutto SI DEVE FARE.
Con amicizia,
Ernesto Trotta
Comment
Tutto vero , la presunzione di sapere tutto e di come si esce dalla ns. situazione economica da parte grillina è d’avvero temibile. Non hanno idea di che Italia ci troviamo di fronte e le ricette sono quelle antiche dell’assistenzialismo e dell’arroganza stile inizi di forza Italia quando sbandieravano il meno tasse per tutti e il milione di occupati . Abbiamo visto con i ns. occhi come è andata a finire ( tasse aumentate e due milioni di disoccupati in più). Ma la cosa che più mi stupisce è l’affermazione dei ns. ex compagni sulla discontinuità. Forse per essere discontinui e di sinistra e ‘ necessario .
Rimettere ICI prima casa
Togliere gli 80€ dalla busta paga
Rimettere le tasse IRAP IRES IRI
Cancellare le unioni civili
Cancellare le norme sui reati ambientali
Non finanziare la banda larga ( che non è quella di Berlusconi e co.)
Togliere gli incentivi per le aziende che vogliono crescere e creare nuovi posti di lavoro
Abolire il Jobs act e licenziare tutti coloro che sono stati assunti con quella norma e fare in modo che si scappi dall’Italia ad investire.
Cari compagni e caro Pisapia ( che stimo tanto) non fatevi coinvolgere in una battaglia che ha solo il sapore del rancore. La strada intrapresa dal PD anche con il Vs. Appoggio è quella giusta l’altra ” che non c’è ” ci porterà alla sconfitta sicura e all’emarginazione perpetua della sinistra.