Carissimo Sergio,
guarda un po’ cosa mi spingi a fare! Proporre la politica di sinistra!
Nella mia lettera su Veltroni tracciavo un sogno o desiderio. Speravo in un colpo d’ala, un pensiero alto generoso e generazionale, degno di quello nato a Ventotene. Se non si pensa in grande, se non si vola alto non ne usciamo.
Sono d’accordo che l’alleanza che ho abbozzato non può attuarsi dentro al PD o a guida PD. Le differenze sono reali . Io penso ad una alleanza, un patto di azione comune, su progetti principali e primari del tipo di quelli elencati da Antonio De Matteo.
Il PD avrà il suo congresso, che mi lascia un po’ dubbiosa. Non vorrei che fosse una sagra oratoria e poi è troppo a ridosso delle Europee. Vorrei che si partisse subito a lavorare per un patto comune e propositivo. Non qualcosa “contro”. Piuttosto qualcosa “per”. Dalle persone che ho indicato io e che forse assomigliano a quelle di Scalfari, vorrei che partisse la proposta, riservata o pubblica, purchessia. Ma presto, prestissimo, anzi, subito.
E pronti tutti a ingoiare qualche vecchio rospo. Personalmente farò fatica a sentirmi al fianco di Bersani e forse anche di Zingaretti, che credo dovrebbe dedicarsi di più alla mafia romana, al caporalato e alla corruzione nel Lazio. Ma ognuno di loro ha un seguito, ognuno può portare acqua. Di Martina, che mi sembra un po’ martire e si sta facendo sempre più assomigliante a Lincoln, penso un gran bene, ma lo vorrei meno solo. Alle donne, che sono sparite salvo la Mogherini, chiedo di svegliarsi. Di tirar fuori quel tanto di differenza grintosa e tenace che le può rendere veramente graffianti e concrete.
Forse il mio è un sogno. Veltroni dice che bisogna sognare. Io aggiungo che tutti dobbiamo anche ripensare ai nostri errori e sbagli e abbagli passati. Quando penso all’URSS o a Stalin mi viene la pelle d’oca. Anche al vecchio PCI. Guardare avanti coi piedi ben saldi nella realtà attuale e nella immaginazione del futuro. Inventando anche le forme e il linguaggio più adatto, oggi, per farci capire. Oggi e domani, perchè tutto va avanti a passo di carica.
Un abbraccio
Teresa Vergalli
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