Caro Sergio,
leggo con piacere, ma anche tanta amarezza, la tua intervista a La Stampa su Crozza e Serra.
Finalmente hai anche tu compreso la vera natura di Crozza, geniale satirico, a volte, ma ormai scaduto nella più banale propaganda politica.
Ricorderai uno dei nostri primi scambi di mail, proprio sulla squallida performance (pagata lautamente con i soldi delle Stato) di Crozza al Festival di Sanremo dello scorso anno (2017).
Fu un attacco a sangue freddo, senza alcuna pretesa di comicità, al governo Renzi ed al PD, approfittando di un’audience di 10 milioni di telespettatori.
Pura propaganda politica, volgare, marchiana, diretta. Maledettamente efficace.
Alla quale noi non trovammo il modo di rispondere, per non passare per quelli che attaccano i comici!
E questa è la vigliaccata massima: fare propaganda politica nascosti dietro al velo ipocrita della satira, sapendo di essere intoccabili!
Quel furbone di Grillo ha costruito una fortuna ed un partito di governo su questo equivoco.
Non l’abbiamo capito in tempo, non abbiamo elaborato una strategia di contrasto, ed oggi dobbiamo immaginare Di Maio a Palazzo Chigi.
Quanta sottovalutazione, quanta leggerezza di giudizio, quanta ingenuità da parte nostra, mentre ci cucinavano a fuoco lento e ci scavavano la fossa.
E noi a litigare come i polli di Renzo. O sul giglio di Renzi.
E continuiamo ancora, senza capire che tra noi e M5S uno è di troppo: o noi mangiamo loro o loro mangeranno noi.
Questo bisogna far capire ai milioni di elettori che, pur in buona fede, si sono fidati di questa improbabile banda, guidata da un gestore di algoritmi ed un falso comico.
Crozza invidia Grillo, è evidente. E vuol far vedere che lui è ancora più puro. Che tristezza!
Ti confesso che tra genovesi e fiorentini preferisco nettamente i secondi, litigiosi quanto vuoi, ma più franchi.
Con amicizia,
Ernesto Trotta
2 Comments
Carissimo Compagno Ernesto,
leggo con amaro piacere la Tua. Da tempo ho cessato di vedere alla TV gli spettacoli di Crozza, avendo avuto, pure da tempo, la fastidiosa sensazione che Tu hai lucidamente rappresentato.
Però, permettimi di contraddirTi: ai fiorentini preferisco i genovesi [mi dicono che i miei antenati genovesi, risalenti alla quarta o quinta generazione, vennero in Sardegna assieme ad una massa di liguri a cercare fortuna; alcuni ne fecero molta, altri tra cui (accidenti!) i miei antenati, continuarono a tirare la cinghia qui come lì: così sono rimasto legato alla loro terra di provenienza ed alla loro sofferenza].
Sono certo che questa “boutade” campanilistica sia l’unica cosa che, fraternamente, ci divide.
Un caro saluto
Sergio Cassanello
Mi associo a quanto detto da Ernesto e da Sergio Cassinello.
Anche io da tempo non guardo più le banalità di Crozza, ma ogni tanto nello scorrere i tasti del telecomando mi imbatto nel suo “spettacolo” dove non perde occasione in mezzo ad altre cose su vari personaggi, di deridere il PD e il suo ex segretario.
E’ vero, quando faceva le battute su Berlusconi erano vere battute e noi ridevamo, ma adesso lui fa continuamente propaganda per il 5 stelle, mascherandola con alcune punzecchiature, tiepide però.
Con il PD ci va pesante e questa è anche la linea di alcuni giornali, Repubblica in primis e televisioni, La 7 in particolare, ma devo anche sottolineare che anche la Berlinguer non è mai tenera con il PD, ma cosa gli abbiamo fatto, booo!
Comunque avanti e speriamo finalmente che le ipocrisie dentro al partito vengano scrostate e si ritorni ad una sana dialettica intera tra maggioranza e minoranza.
Ma mi volete spiegare perché negli ultimi 3 anni, la minoranza ha letteralmente massacrato Renzi su argomenti che dovevano essere degli avversari e adesso se Renzi si permette di parlare dicono che in una “comunità ” non si deve comportarsi così.
Ma basta, come ha detto Giacchetti stamattina, che escano fuori con proposte e non solo con proteste.
Cordiali saluti a tutti.
Camillo Repetti