Leggo adesso su Il Fatto Quotidiano di oggi dell’incontro alla Festa del Lavoro dell’MDP tra Marco Travaglio e Pier Luigi Bersani, moderatore Tommaso Labate. Se qualcuno, comprensibilmente, non ci crede lo può ascoltare e vedere sul sito di Radio Radicale. Spero tanto che quei compagni del PD che sognano una riunificazione con questi di LeU riflettano bene su questa notizia.
5 Comments
Ho sentito l’intervista a Bersani (saltando le parti di Travaglio, che non riesco a sopportare) e ci trovo molto buon senso. Per la verità molto di più di quanto pensassi. C’è qualcosa che non ho capito? Ci sono cose che ostacolerebbero un dialogo con i fuoriusciti dal PD?
Non conta quello che uno dice, conta quello che uno fa e se uno dà credito a un fascistello incarognito come Travaglio, non può essere un compagno. Travaglio lo si legge e lo si studia per capire quanto danno può fare a tanti sinceri compagni e per poter ribattere le sue nefaste farneticazioni ma sederci accanto a lui in un dibattito alla pari, mai: gli dai una credibilità che non si merita.
Grazie Sergio, ho capito il problema. Anche a me Travaglio dà fastidio e non mi è piaciuto vederlo accanto a Bersani che lo ossequiava con frequenti citazioni. Se il problema è questo lo capisco. Però rimangono le argomentazioni di Bersani (al quale non ho mai perdonato l’abbandono), che non vanno buttate insieme all’acqua sporca. Il nostro ha ancora molta lucidità politica e molto buon senso.
Mi piacerebbe tu avessi ragione, vediamo.
Caro Sergio
questa volta sono d’accordissimo con te: Bersani non ha nulla da dire e non è credibile uno che sosteneva: “ il PD è casa mia e non uscirò neanche con le cannonate” e poi è uscito per formare un partitino del 3%. Lasciamolo con la sua mucca nel corridoio, il passero sul tetto e il tacchino non so dove insieme a travaglio e compagnia cantante. Buonanotte a tutti Antonio De Matteo Milano