“Stai facendo soffrire 150 persone per prendere 100 voti in più. Salvini, fattene una ragione, non sei razzista: sei solo stronzo”. E così anche il presidente dell’assemblea della regione Sicilia, Gianfranco Miccichè, ha perso la pazienza e ha detto al ministro dell’interno quel che gli andava detto. Nel frattempo un gruppo di cittadini di Treviso ha denunciato Salvini per istigazione all’odio razziale. E l’inchiesta della magistratura sugli incredibili avvenimenti della nave Diciotti, dove 150 persone sono di fatto sequestrate sulla nave della Guardia costiera italiana e impediti di sbarcare, sembra che stia puntando dritta verso il Viminale, cioè verso Salvini. Il quale Salvini, peraltro, continua a fare il gradasso e sfida apertamente anche il presidente della Repubblica.
E fa scuola. Quell’altro scemo del villaggio del suo amico Fedriga (eletto governatore del Friuli con plebiscito bulgaro) ha spedito le guardie forestali a presidiare i confini della regione. Non c’è alcuna minaccia, nessuna panzerdivision alle viste, ma un po’ di scena non fa mai male. Ci si tiene in allenamento, poi si può sempre andare all’osteria.
L’Europa, intanto, che i nostri eroi dicevano di aver piegato ai loro voleri (hanno anche minacciato di non versare più i contributi all’Unione, così arriveranno multe da capogiro) ha mandato Conte e amici a quel paese.
Ma proprio partendo dagli eventi della Diciotti si capisce il gioco di Salvini. . Non esiste alcuna emergenza immigrazione in questo momento in Italia. Ma Salvini, che ha una sua furbizia da strada, le emergenze le inventa e quindi fa credere di essere sulla trincea avanzata di una battaglia epocale anche mentre sta in vacanza. E’ come se io mi inventassi un incontro di boxe con un Golia immaginario e raccontassi che l’ho appena steso al tappeto. Tutte balle. La realtà è che questo giovanotto (uno “stronzo”, secondo Miccichè) sta sequestrando da più giorni 150 persone per raccattare forse 100 voti in più. Tanto cinismo in politica non si era ancora visto.
E il suo amico Di Maio, nella vicenda Ilva, sta facendo la stessa cosa. Si inventa illegittimità che non esistono, nasconde il parere dell’Avvocatura di Stato, mena il can per l’aia, solo perché non sa che cos decidere. La sua indecisione ci costa un milione di euro al giorno (tanto perde l’Ilva oggi).
Sarebbe stato meglio non cambiare affatto. Questi stano rovinando un paese che non lo meritava.
6 Comments
La musica non cambierà, sig. Turani fino a quando chi ha votato, ed ancora sostiene, Salvini e Di Maio non saranno coinvolti nella rovina che lei prevede. A me non sembra molto vicino la “rovina” dei fans del governo, visto gli applausi che ricevono i vari ministri. Forse sarebbe più esatto dire che se chi fa lo “ stronzo” non avesse seguito il problema sarebbe risolto, ma per il momento non è così e gli epiteti sono corroboranti per il governo attuale. Io proverei a spiegare che la nostra democrazia rappresentativa sarà in grado di stabilire se il ministro degli interni può bloccare una nave italiana piena di profughi clandestini e di un equipaggio italiano. Alla nostra magistratura l’ardua sentenza. Io credo ancora nella democrazia, la libertà e nella solidarietà e le difenderò. Antonio De Matteo Milano
Non so, sa! (F. Salvi) se questo paese non se lo meritava. Fino a che il Gatto e la Volpe continueranno a far abboccare gli italiani le Fate Turchine (se ci sono) hanno poco spazio.
Vero, oramai questi ce li teniamo per un bel pò.
Alla faccia delle anime belle dei dirigenti PD che hanno fatto la guerra al loro segretario.
En marche.
Repetti Camillo
Io aspetto il giorno in cui i cittadini italiani reclameranno un PENSIERO di sinistra e non un capo da seguire. Dobbiamo esprimere le nostre esigenze POLITICHE e non aspettare un manipolatore di consenso.
Nel frattempo contrastiamo i giornalisti che vogliono metterci addosso i panni dei voltagabbana.
Sandra Festi -Bologna.
I “pensieri di sinistra” nel PD sono tanti, ma il problema è che bisogna trovarne uno condiviso a maggioranza se vogliamo esistere come partito. Il capo è necessario: è quello che rappresenta la linea politica del partito e tutto il partito anche la minoranza che non è d’accordo. Chi non accetta,secondo me la suddetta regola non può far parte della comunità del partito democratico. Poi bisognerebbe capire quali “pensieri di sinistra“ possono convivere nel PD. Certamente “i pensieri di sinistra” di coloro che ancora inneggiano alla rivoluzione per portare al potere la classe operaia non possono vivere nel PD. Io poi penso che gli slogan tipo: “di qualcosa di sinistra!” o “ vai a sinistra!” sono inutili e fuorvianti, se non sono legati a problemi concreti da risolvere. È una cosa di sinistra difendere la magistratura italiana quando indaga su un ministro per abuso di poteri? Sì!sì!secondo me. Si va a sinistra quando si dice che non possiamo accettare tutti gli emigranti che vogliono venire Italia ? Per me è sempre sì. Come vedi cara Sandra sui problemi da risolvere forse ci possiamo mettere d’accordo. Un abbraccio a tutti Antonio De Matteo
Antonio, i tuoi esempi – indipendenza della magistratura, rispetto umano per chi richiede asilo, tutti i diritti e doveri, ecc.- sono altrettanti problemi politici ; non per niente sono casi in cui la destra e la sinistra da sempre si dividono.
Ma quando parlo di pensiero politico intendo un bisogno intimo, etico ed esistenziale, di formazione e di esperienza, che mi porta a scegliere con chi affrontare i problemi degli uomini. Io ho bisogno di far parte di una forza sociale che mi rappresenti, ma questa parte, o partito, deve assumere le mie istanze.
Sandra Festi.