Da anni ormai ci siamo abituati ad un mondo politico in cui convivono, in tutti gli schieramenti, personaggi che hanno importanti incarichi e che quotidianamente sparano balle e, come si dice al mio paese, delle sonore “minchiate”. Tuttavia, c’è sempre qualcuno, tra questi, che ancora ci sorprende. Oggi è di turno il vicesindaco di Roma, Luca Bergamo, il quale ha rilasciato un’ampia intervista a Il Fatto Quotidiano di Travaglio. L’intervistatore presenta l’intervistato a chi, come noi, non lo conosce: “Era stato al Comune con Francesco Rutelli nel 1994 come consulente, poi con Veltroni (nel 2006 fu candidato per l’Ulivo senza risultare eletto). Ora giura che del M5S condivide molto e si qualifica uomo di sinistra”.
Il Bergamo racconta che “nel programma di Di Maio c’è la cultura azionista”. Ha detto proprio così: azionista. E si tratta del Partito d’Azione che aveva come padri fondatori i fratelli Rosselli e, durante il fascismo, nella Resistenza e che dopo la Liberazione fu il partito di Ferruccio Parri, di Ugo La Malfa, di Vittorio Foa, di Riccardo Lombardi, di Francesco De Martino e di molti grandi intellettuali italiani. La loro cultura oggi, dunque, sarebbe quella di Di Maio, della Raggi & Soci, governati dalla Casaleggio Associati e dal comico Grillo. Cosa dire? Purtroppo, tanti giovani che non sanno, e non sanno perché da anni non c’è nessuno che su questi temi fa battaglia politica, votano per questo Movimento. E ciò, appunto, perché la Storia è stata rottamata e Di Maio può essere spacciato per l’erede di Parri. Vergogna ed orrore.
3 Comments
Hai ragione Emanuele, non c’è più decenza nell’accostarsi a personaggio a noi vicini ma molto distanti da chi li cita per farsi una aureola di sinistra, a che scopo poi, tanto li vediamo all’opera questi intellettuali a 5 stelle e destrorsi vari.
Un cordiale saluto.
Camillo Repetti
A Macaluso direi che non mi preoccupa, né mi sorprende, ciò che può dire questo Bergamo dei 5 stelle. Mi preoccupa, e non poco, sapere invece, e aver purtroppo constatato, che altri suoi pari, o simili, nelle file de l’Unione (nel 2006 l’Ulivo non c’era più!) furono eletti e ce li siamo ritrovati sia in Parlamento che negli organismi locali e centrali dei partiti di sinistra! E ne stiamo ancora pagando le conseguenze!
Vergogna e orrore! Per chi ha avuto modo di conoscere il rigore, lo studio, l’impermeabilità al populismo di persone come La Malfa, è addirittura ributtante che un giornale, sia pure di scarsa diffusione ed alla ricerca comunque di spazi, ospiti simili opinioni senza condirle quanto meno con una risata. A margine vorrei solo far rilevare come la maggioranza 5Stelle a Livorno abbia impedito l’intitolazione a Ciampi di una piazza. Vergogna e orrore!