L’AMACA
di Michele Serra
Tutti sottolineano quanto sia controproducente, per la sinistra, ripetere come un ritornello l’allarme antifascista: sembra un pretesto per sfuggire al confronto politico e non concentrarsi sui temi concreti. Chiederei a Liliana Segre e Emanuele Fiano quanto sia “tema concreto”, per loro, vivere sotto scorta, in quanto ebrei quotidianamente invitati a sparire nei forni.
Detto questo, per sollevare una volta per tutte la sinistra dalla fatica, effettivamente stucchevole, di segnalare che sono in circolazione parecchi nostalgici dei lager e delle leggi razziali, e di denunciare alla polizia postale gli eroici tastieristi che augurano lo sterminio ai figli e ai nipoti degli sterminati, avrei una proposta molto concreta da fare: se ne occupi finalmente la destra, dopotutto è un problema prima di tutto suo.
Dicano il Salvini e la Meloni, meglio ancora i navigati fascistoni di lungo corso come La Russa, di non volere i voti dei nazisti, tacitino o almeno cerchino di tacitare i tanti siti dei loro fan che chiamano gli stranieri “infetti” e le femministe “troie”. Maledicano le curve per le quali Anna Frank è un insulto e nazista un complimento, si attivino materialmente, sul territorio, contro chi, tra i loro, professa l’odio razzista e l’omofobia, e “la difesa della razza” la pratica sparando agli africani, come fece l’ex candidato leghista Luca Traini a Macerata nel 2018.
Rischierebbero di perdere un po’ di voti ma farebbero una buona figura, bonificando il loro elettorato dalla quota Salò tutt’ora ben presente, guadagnando l’applauso dei loro elettori moderati, rassicurando almeno un poco gli stupidi di sinistra come il sottoscritto, che quando vedono una svastica non si sentono di buon umore, e rimpiangono di non avere più la forza dei vent’anni per piegare all’indietro quei maledetti uncini.
La Repubblica, 2 settembre 2022
4 Comments
Ironia amara e … wishful thinking.
La destra è quella lì e quindi non ci pensa nemmeno ad occuparsi dei suoi trascorsi fascisti.
C’è l’Italia del fascismo perenne da coccolare.
Tutti gli altri votano per emulazione, per pecoronaggine, per istinto di protesta, e se ne fregano dei trascorsi nostalgici degli altri.
D’altronde, noi non siamo in grado di offrire un’idea chiara, intellegibile, attraente, credibile. Siamo troppo impegnati a farci la guerra tra di noi: dobbiamo derenzizzare il Partito, mica vincere le elezioni …!
Mi dispiace, ma non ricordo una classe dirigente (del maggiore partito del centrosinistra) più mediocre e senza prospettive di questa (forse Bersani …!).
Gettarsi di proposito e di nuovo contro un muro senza reagire è veramente disturbante per chi a sinistra ha vissuto oltre 50 anni.
Voterò Terzo Polo con la convinzione che serva un altro approccio, una “cosa” nuova, che faccia pulizia delle incrostazioni ormai secolari che nemmeno il PD (che pure ho desiderato e voluto fortemente, me illuso …!) è riuscito a togliere.
Anzi, le ha incredibilmente indurite.
Serve un nuovo inizio. Qui e in Europa.
Coraggio. En marche.
Caro Sergio, il grande giornalista Michele Serra, che io stimo e condivido in toto su quando va scrivendo sulle prossime votazioni e soprattutto sull’orientamento del voto, ha con coraggio e passione espresso il suo parere chiaro e preciso sul PD e sul fascismo e la sua trasformazione. Tu che dici sugli argomenti suddetti? Scusa la confidenza, ma io penso che tu faccio ancora parte del popolo del PD, se invece sei passato con “il terzo polo”, allora accetto volentieri di passare al voi come desiderano i Calendiani/ renziani di essere approcciati da noi dem.
In attesa di sapere se possiamo continuare col tu o dobbiamo passare al voi vorrei anche chiederti che cosa pensi di uno che scrive come segue del PD e quindi di noi popolo dem.
“Mi dispiace, ma non ricordo una classe dirigente (del maggiore partito del centrosinistra) più mediocre e senza prospettive di questa (forse Bersani …!).”
Io penso che l’ingegner Trotta abbia perso un treno, come spesso tu mi scrivi a me, ,ad alta velocità, quello del PD e ne ha preso un altro che lo porterà in esilio insieme al suo Napoleone.
Io, lo ripeto, voto convintamente e come si diceva una volta, faccio votare PD. Non solo, ma vorrei che, come fanno propaganda per Calenda/renzi L’ ing. Trotta Ernesto ed il rag, Gianni Moscatelli, tutti coloro che voteranno PD dovrebbero dirlo, anzi scriverlo su questo blog. Chi vota PD difende la democrazia rappresentativa contro il fascismo ed il comunismo che sono sempre comunque in agguato.
Beh Sergio,può essere che io sia confuso,comunque una cosa giusta la faccio voto PD e tu come stai a “confusione”? Grazie per l’attenzione e un caro saluto a te ed a tutti coloro che scrivono su questo blog senza rancore o ripicca. Antonio De Matteo Milano
Caro Antonio,
non si può (e non si deve) discutere con chi coscientemente travisa il senso delle parole dell’interlocutore.
Io scrivo “la classe dirigente” e tu leggi il “popolo dem”.
Se tu ti identifichi totalmente nella classe dirigente del partito e inoltre presumi di essere “il popolo”, ebbene il problema è solo tuo.
A me pare un segno di evidente e galoppante stalinismo di ritorno, però non vorrei esagerare …
Spero tu capisca, piano piano, il senso dell’operazione del cosiddetto Terzo Polo (meglio, Polo Riformista).
Se lo farai, bene, noi siamo qui per parlarne e trovare soluzioni ragionevoli e concrete; altrimenti, sarà ancora più evidente la necessità di quell’operazione, che copre un gigantesco buco nell’offerta politica.
Col populismo la democrazia muore, col riformismo la democrazia vive e cresce.
Non è uno slogan, è la Storia che lo dice.
Ne riparleremo di certo …
Auguri!
Caro Ernesto,
vediamo se riesco a variare il mio grado di imbecillità.
A me non sembra di aver travisato quello che tu hai scritto, ma ho interpretato con la mia sensibilità. Cerco di spiegarlo con un esempio. Se io dicessi, ma non lo dico e non lo penso neanche, che il senatore Renzi è l’uomo politico più scadente ed arrogante che ci sia in parlamento senza nessuna prospettiva politica, tu secondo me avresti ragioni nel considerati offeso. Infondo è come se ti dicessi che tu stai seguendo i consigli di un “poco di buono” e quindi sei come lui o peggio. Diverso invece è il discorso se dico che Renzi pur essendo un uomo politico intelligente sbaglia, secondo me nella sua strategia per realizzare le sue idee e per questo io non lo voto. In questo modo, senza dare giudizi trancianti di merito con scarso, mediocre, insufficiente forse si riesce a discutere meglio. In sintesi se vuoi parlare con un religioso o con chi la pensa diversamente da te non puoi offendere il suo Dio e quindi la sua idea e vale secondo me per tutte le filosofie. Io dico e scrivo che l’ on Meloni rappresenta l’autoritarismo, la legge del più forte, il sopruso nei confronti dei deboli, difende i diritti dell’oligarchia e quindi dell’ egoismo più assoluto, ma non mi permetto di giudicarla scadente e senza nessuna prospettiva politica: non sarebbe giusto e chi la preferisce la pensa esattamente al contrario di me. Beh,insomma concludo con un pensiero di Papa Bergoglio: “Chi sono io per giudicare“ e lo dice uno che è il rappresentante di Dio, figuriamoci se non è valido, quanto declamato dal santo padre,per chi,come me,non rappresenta nessuno.
Forse se cominciamo a non giudicare le idee altrui con un voto, ma proviamo a confrontarci cortesemente un compromesso per risolvere i problemi lo troviamo. Grazie per l’attenzione e un grande abbraccio a te Ernesto e a tutti coloro che scrivono e leggono su questo blog per me salutare. Antonio De Matteo Milano
.