Caro Sergio,
tornato a casa da posti non lontani ma privi di collegamenti internet trovo sullo schermo un gran numero di scritti sulle vicende politiche di questi giorni per non dire di queste ore. Ai tuoi dubbi permettimi di accludere anche i miei nel senso che ormai, almeno io, viviamo divisi in due parti: una parte giovane e battagliera e una parte vecchia, che corrisponde più o meno alla nostra età, più riflessiva e ragionevole. Se fosse la nostra parte giovane a farsi avanti come tante altre volte è accaduto saremmo portati a sintetizzare la situazione in cui i grillini con i loro “vaffa” e il becero populismo della lega hanno portato l’Italia con queste parole: l’avete fatta la frittata? ora ve la mangiate tutta! Va da se che possiamo sostituire la parola frittata con tutti gli ingredienti che si vuole. Perché questo pensiero? Perché appunto ci sentiamo ancora giovani e vogliamo ancora costruire un’anima, un progetto, una visione, per usare parole molto belle di cui la sinistra si è sempre circondata, con un nostro rinnovato impegno, un nuovo lottare e un nuovo credere e aggiungiamo,(ricordando Totò a proposito della lettera dettata a Peppino de Filippo alla malafemmina di Milano: due punti, punto e punto e virgola) un nuovo partito. E allora se Salvini ci porterà ad un nuovo fascismo lotteremo e scenderemo in piazza, e manifesteremo il nostro dissenso e picchieremo duro in nome della democrazia e della libertà se picchieranno duro i nostri avversari. Ci ritroveremo nelle piazze e nelle strade, ancora una volta e ci sentiremo felici. Ma potrà essere così? Non credo. E’ la parte di noi più vecchia che si fa avanti a suggerire pensieri e ammonimenti di tutt’altro genere. Abbiamo la forza di lottare? Ce l’hanno i giovani, anche quelli che ci stanno intorno? E per che cosa? Provate a togliere un telefonino a un giovane di 15 o 20 anni e vedrete dove vanno a finire i vostri inviti alla democrazia e alla libertà!. Allora cerchiamo di ragionare a partire da alcune amare osservazioni e domande. Per “Liberi e Uguali” è’ valsa la pena separarsi dal PD se ora sono fra i più convinti a unirsi ai 5 Stelle e ovviamente allo stesso PD da cui si erano sdegnosamente staccati? C’è una spiegazione, lontana da simpatie e antipatie, che riesca ad orientarci sui motivi della negatività, per qualsiasi cosa faccia, che si porta dietro il Senatore Matteo Renzi ex Segretario del PD ed ex Presidente del Consiglio? Renzi ha semplicemente invitato a riflettere fra il rischio del voto gestito da Salvini al Viminale o tentare di formare un nuovo governo con nuove forze, cercando di dimenticare i “vaffa” di altri tempi grillini. Su questi argomenti va fatta chiarezza e dire, se qualcuno ne sarà capace, la verità politica di tale negatività e sospetto. Ragioniamo cari amici e compagni perché noi la forza di lottare e scendere in piazza non ce l’abbiamo più.
Un caro saluto
Sandro Gioli
Comment
sono d’accordo sulle riflessioni dell’amico Sandro.
Camillo