Care compagne e cari compagni dell’ANPI, dell’ARCI, della CGIL,
Sono un iscritto a tutte e tre le organizzazioni.
Siete sicuri di aver fatto una buona scelta sospendendo la manifestazione di sabato prossimo a Macerata?
Mai come in questo momento è necessaria un’iniziativa che renda evidente, anche nelle piazze,
l’esistenza dell’Italia accogliente, solidale, antirazzista e antifascista, attiva e presente in tante realtà, ma troppo spesso sotto traccia, quasi invisibile.
L’atto terroristico di Macerata, con le giustificazioni, più o meno palesi, che ne sono state date da molti politici, non può essere ridotto a gesto folle di un isolato.
E’ frutto di un clima in cui viene ripetuto a tutte le ore che siamo vittime di un invasione, che corriamo il rischio dell’islamizzazione, che la “razza” bianca è in pericolo.
In qualche modo, Salvini e soci (per non parlare di Casa Pound e Forza Nuova) stanno conducendo le danze e le risposte sono timide o inesistenti.
Quasi trent’anni fa a Firenze, nelle giornate di Carnevale, vi fu un’aggressione a degli immigrati e il Sindaco, pur condannando l’aggressione, disse che gli immigrati erano troppi. Ebbene, a quel Sindaco fu data la sfiducia in Consiglio Comunale e poco tempo dopo vi fu una grande manifestazione antirazzista.
Risalendo ancora indietro nel tempo, di fronte alle rivolte fasciste di Reggio Calabria, la CGIL organizzò una manifestazione antifascista proprio in quella città.
Sono esempi, piccoli e grandi, da seguire.
E’ veramente tempo di rialzare la testa e di pretendere che le istituzioni attuino la Costituzione.
Le raccolte di firme vanno bene, ma non sono sufficienti.
L’attendismo ci potrebbe far iscrivere fra gli “indifferenti”, quelli che Gramsci odiava profondamente.
Saluti resistenti e partigiani!
Moreno Biagioni
7 Comments
Carissimo Compagno Moreno (e, con Te, saluto il carissimo compagno Direttore omonimo Sergio Staino),
hai, a mio modestissimo avviso, perfettamente ragione.
E’ il pensiero (che a me, cattolico-comunista – di anni 71. è venuto subito dopo avere letto della sospensione delle manifestazioni) che fosse estremamente pericoloso non manifestare la nostra dedizione al Tricolore, divenuto antifascista.
Dobbiamo dire che la nostra bandiera non è patrimonio della destra, come l’accoglienza (rigorosa, cioè fornita di regole, come dice il nostro compagno Ministro Minniti), non è patrimonio clericale (o ecclesiale); nonchè, che chi spara nelle strade è un mafioso, cammorista e indranghetista: ovvero un bandito o un fascista (lo dico con la morte nel cuore: mio babbo è stato un fascista della prima ora, ma è stato una brava persona, e fedele servitore della Repubblica, che gli fu, per fortuna, imposta dai partigiani).
A proposito, per l’età che Ti ho denunciato, mi ricordo di Reggio Calabria e dei Sindacati che andarono “ad occuparla”, per impedire che fossero a fare altrettanto “i boia chi molla”.
Mi raccomando, chi ha il futuro in mano (non io, che lo ISTAT dà per scomparso tra dieci anni) resti all’erta, in campo, con pazienza, fermezza e cortesia, per aiutare il mio figliolo di 18 anni a barcamenarsi in questo “casino”.
Un caro saluto a tutti Voi
P.S.: che si vota? (veramente, io lo so! Sto con il compagno Staino)
Sergio Cassanello
Io invece credo che si sia fatto bene a sospendere TUTTE le manifestazioni nella città di Macerata e penso che il Sindaco, avendo il polso della situazione della città abbia avuto delle buone motivazioni.
Non ci sono mai stato a Macerata, la immagino una piccola città di provincia che sua malgrado si sia trovata proiettata al centro di un uragano, la sparatoria criminale, l’arrivo dei media e le speculazioni politiche che ha e sta cambiando il corso della già orrenda campagna elettorale.
Io penso che il sindaco si stia preoccupando dei possibili sbocchi incontrollabili per la sua cittadinanza fino alla possibilità di scontri di piazza, come è successo, sia pure in minima parte, ieri sera con quel piccolo gruppo del FN che ha voluto violare il divieto.
Io penso che ne il sindaco, ne il PD e ne Renzi con questa decisione hanno voluto o messo alla pari il valore delle varie manifestazioni, ma si è voluto seguire la via indicata dal Presidente della Repubblica a cui all’inizio avevano aderito tutti i partiti fatto salvo Salvini e Fascisti, vedo che oggi molti si sono ricreduti e il PD è l’unico che è rimasto fermo sulle sue posizioni. Accusare il PD di sottovalutare il preoccupante fenomeno dell’estrema destra non ha nessun fondamento ne politico ne nei fatti giustificabile solo dal clima elettorale. E’ del PD la proposta di Legge contro la diffusione della propaganda fascista sul Web, è il PD che alcune settimane fa ha organizzato la manifestazione antifascista a Como, è il PD che ha già aderito alla manifestazione antifascista che si terrà a Roma il prossimo 17 febbraio e il solo fatto di dover ricordare la nostra Storia è una umiliazione impostaci. Poi caro Compagno Reggio Calabria non c’entra un fico secco con Macerata non solo per il clima politico ma devo ricordarti perchè noi c’eravamo a Reggio Calabria c’era una vera e propria rivolta per le strade, la città era già in preda a squadre fasciste che con la scusa di Reggio capoluogo miravano all’unità nazionale, c’erano facoltosi che finanziavano la rivolta pagando anche giovani non politicizzati che pur di prendere soldi erano disposti a lanciare sassi. Io in quel corteo, che mentre sfilava veniva deriso con scherno dai locali che apparivano dalle vie traverse, c’ero.
E nelle pause si sentiva il mare …!
Anch’ io non ho accolto volentieri il veto del sindaco di Macerata. Il rischio è che domani i centri sociali si scontrino con i fascisti.
Io, domani andrò alla manitestazione promossa dal mio partito , il PD, insieme con l’ A’N.P.I., alle 10 in piazza Nettuno, davanti alle foto dei partigiani caduti.
Staino, spero che ci si ritrovi in tanti.
Sandra Festi- Bologna.
E nelle pause si sentiva il mare …
Ritengo che la scelta del sindaco sia stata saggia, anche alla luce di cos’hanno già combinato i “fascistelli” di F. N./casa Pound e cosa si ripromettono di fare i “sinistri” dei centri sociali (cui L&U sembra dare appoggio!). Se vogliamo organizzare, non una ma cento, manifestazioni antifasciste in tutt’Italia, mettiamoci d’accordo e facciamolo, portiamo in piazza centinaia di migliaia di cittadini e diamo un segnale forte, decisivo di come e di quanto l’Italia sia e si senta un paese fondato sulla democrazia e contro ogni dittatura! Il fine settimana precedente le elezioni, o addirittura il venerdì 2 marzo, sarebbero date ideali.
e comunque TUTTI A ROMA!