Per fare la pace bisogna fare un compromesso altrimenti, non si parla di pace, ma di vittoria di uno o dell’altro contendente.
Pensare che Putin possa tornarsene a casa senza la Crimea e tutti i territori che ha occupato illegalmente è praticamente come dire di andare avanti nella guerra. Quindi il problema è nei seguenti termini.
Chi vuole la pace vuol dire che accetta un compromesso e chi non la vuole non ha altre alternative che andare avanti nella guerra e la deve smettere di dire facciamo la pace. Io sono per la pace anche se considero Putin un criminale di guerra che però non si potrà condannare. Buona giornata a chi legge. Antonio De Matteo Milano
Da che mondo è mondo (Storia docet), le guerre terminano solo quando SUL CAMPO si raggiunge una delle due condizioni:
1 – A vince contro B, o B vince contro A;
2 – A e B arrivano ad una situazione di stallo.
Per ora, mi sembra che non ci si trovi in nessuna delle due condizioni. Ergo: si continua a combattere!
PUTLER voleva “liberare” il Donbass perché considerato russo, ma poi abbiamo capito che (in realtà) voleva prendersi l’intera Ucraina. Non essendo riuscito in questo intento, vuole prendersi non solo le due regioni del Donbass, ma anche le regioni di Zaporizhzhia e di Kherson essendo state entrambe (assieme alle due del Donbass) occupate militarmente, anche se parzialmente.
Ora, se anche noi ragionassimo con la stessa logica di PUTLER, dovremmo dichiarare guerra alla Svizzera per riconquistarci il Canton Ticino, storicamente italiano e tutto di lingua italiana.
Visto che ci siamo, io farei anche guerra alla Francia per riprenderci la Corsica, per anni appartenuta all’Italia e divenuta francese solo nel 1769.
Volendo, si potrebbe pensare anche all’Istria, visto che geograficamente appartiene all’Italia https://it.wikipedia.org/wiki/Italia_(regione_geografica).
3 Comments
RISPOSTA ESATTA!!!!
e l’unica possibile.
Per fare la pace bisogna fare un compromesso altrimenti, non si parla di pace, ma di vittoria di uno o dell’altro contendente.
Pensare che Putin possa tornarsene a casa senza la Crimea e tutti i territori che ha occupato illegalmente è praticamente come dire di andare avanti nella guerra. Quindi il problema è nei seguenti termini.
Chi vuole la pace vuol dire che accetta un compromesso e chi non la vuole non ha altre alternative che andare avanti nella guerra e la deve smettere di dire facciamo la pace. Io sono per la pace anche se considero Putin un criminale di guerra che però non si potrà condannare. Buona giornata a chi legge. Antonio De Matteo Milano
Da che mondo è mondo (Storia docet), le guerre terminano solo quando SUL CAMPO si raggiunge una delle due condizioni:
1 – A vince contro B, o B vince contro A;
2 – A e B arrivano ad una situazione di stallo.
Per ora, mi sembra che non ci si trovi in nessuna delle due condizioni. Ergo: si continua a combattere!
PUTLER voleva “liberare” il Donbass perché considerato russo, ma poi abbiamo capito che (in realtà) voleva prendersi l’intera Ucraina. Non essendo riuscito in questo intento, vuole prendersi non solo le due regioni del Donbass, ma anche le regioni di Zaporizhzhia e di Kherson essendo state entrambe (assieme alle due del Donbass) occupate militarmente, anche se parzialmente.
Ora, se anche noi ragionassimo con la stessa logica di PUTLER, dovremmo dichiarare guerra alla Svizzera per riconquistarci il Canton Ticino, storicamente italiano e tutto di lingua italiana.
Visto che ci siamo, io farei anche guerra alla Francia per riprenderci la Corsica, per anni appartenuta all’Italia e divenuta francese solo nel 1769.
Volendo, si potrebbe pensare anche all’Istria, visto che geograficamente appartiene all’Italia https://it.wikipedia.org/wiki/Italia_(regione_geografica).
Buona giornata a tutti.