Questo di Turani mi sembra un buon quadro, la soluzione ovviamente è dentro di voi ma, come dice Corrado Guzzanti, purtroppo è sbagliata.
Sergio
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La politica italiana è entrata in una fase psicotica, e non si possono nemmeno escludere effetti comici. Nel Pd, ad esempio, sta maturando l’idea di un’alleanza organica, stabile, con i 5 stelle. Ma, contemporaneamente, nei 5 stelle si sta facendo strada l’idea di un autoscioglimento, tutti a casa, Di Maio, la Castelli, Barbara Lezzi, e così via.
La svolta dei 5 stelle, se ci sarà davvero, non dovrebbe sorprendere e sarebbe partita dalla testa addirittura di Beppe Grillo. Due le ragioni.
1- Da un lato l’avaro genovese sarebbe più che soddisfatto del casino combinato fino a oggi, mandando in parlamento e al governo baristi, casalinghe frustate, disoccupati cronici e incollocabili, sfaccendati di provincia, provetti giocatori di biliardo. E’ il suo show più riuscito, per un comico che in fondo non ha mai sfondato davvero.
2- Dall’altro lato si sarebbe reso conto che questa massa di gente presa dalla strada non è in grado di governare un paese. Anche al suo bar sotto casa non hanno saputo dargli consigli. Prima di finire in guai seri, quindi, meglio sbaraccare e andare a casa.
La faccenda, però, non è così semplice. I neoministri e neodeputati si trovano bene nella loro nuova vita. Continuano a non conoscere la Costituzione e a confondere il Cile con il Venezuela, ma la paga è buona, nelle trattorie romane si mangia bene e finalmente in tasca c’è sempre qualche soldo.
La cosa comica è che il Pd rischia di arrivare, dopo tante sofferenze interne, a una svolta storica (l’alleanza organica con i 5 stelle, il peggio della politica mondiale) proprio mentre questi scelgono di abbandonare e di tornare sul divano di mamma.
Ma non c’è solo questo. C’è anche la Meloni che sta per superare (se già non lo ha fatto) Forza Italia. La coatta romana, cioè, sta per doppiare Berlusconi, il più miliardario dei politici italiani. Sono cose da matti e dietro le quali si intravede un popolo di disperati, che non sa più da quale parte sbattere la testa.
Stessa storia per il quasi 40 per cento che i sondaggi attribuiscono alla Lega di Salvini. Il modello che Salvini ha in testa è quello peronista (distribuire al popolo carta straccia). Solo che l’Italia non può stampare moneta in proprio. Per farlo deve uscire dalla Ue, e si sta vedendo in questi giorni quanto sia complicata la Brexit (e l’Inghilterra non ha nemmeno l‘euro). In realtà, Salvini propone dieci anni di tormenti e incertezze, di confusione assoluta. Ma nei sondaggi raccoglie il 40 per cento dei consensi.
Mentre tutto questo si svolge sotto i nostri occhi, il governo (che non ha una lira) si arrabatta fra tassare le bevande zuccherate e altre scemenze di pari livello. Contribuendo così allo spettacolo di un paese ormai allo sbando, a ruota libera, senza più alcun centro di gravità.
8 Comments
A grandi problemi, grandi soluzioni. Magari non sbagliate.
Io la vedo così:
https://www.uominiebusiness.it/default.aspx?c=634&a=28144&tag=28-10-2019-DraghiforPresident
Caro Sergio,
ho letto “M” di Scurati, premio Strega 2019, da leggere e consigliare, secondo me…
Ebbene, la cosa che assomiglia di più alla situazione di 100 anni fa non è la figura di Salvini a quella di Mussolini (probabilmente, figuriamoci, Mussolini era un personaggio di maggior statura e perfino cultura). E’ la follia del contesto: con la sequenza degli errori degli avversari politici, il disagio del popolo e dei ceti medi, l’urgenza di porvi rimedio anche a costo di rinunciare a qualche sano fondamentale principio e in definitiva il concorrere del tutto a costruire la fortuna del Capo.
E’ quel che mi viene in mente leggendo Turani.
Per fortuna Mattarella non è il Re. Ma se va avanti così un “Re” consenziente da insediare al Quirinale se lo eleggeranno.
Abbracci
Saverio Paffumi
Caro Sergio,
mi sembra di essere ritornato al 1968. Periodo in cui gli “intellettuali”, gli opinionisti, come Turani, scrivevano che lo stato italiano era diventato fascista e coloro che collaboravano con le istituzioni , come il PCI, erano considerati pericolosi revisionisti, collaborazionisti, peggio dei fascisti. Tutti erano contro tutti, da lotta continua, lotta comunista, potere operaio, movimento studentesco, i Nar, eccetera eccetera. Tutti avevano e proponevo un’idea diversa per star meglio e giù invettive contro il potere costituito e la democrazia rappresentativa.Risultati: un periodo terribile di sangue e distruzioni con le brigate rosse e quelle nere e con tanti ‘intellettuali” Che sostenevano la famosa frase: “ne’ con lo Stato ne’ con le brigate rosse o nere”. Per fortuna lo Stato vinse con il PCI che, a grande maggioranza, difese le istituzioni democratiche. Io partecipai alla ”guerra” a fianco delle stato come sindacalista e sono fiero di averlo fatto. Con lo stesso spirito adesso combatterò, per quello che mi resta da vivere, contro i “Turani” e gli sfascisti, al fianco di coloro che, come il segretario nazionale del partito democratico Italiano,Nicola Zingaretti, cercano e cercheranno, con passione e determinazione, un compromesso delle idee per arginare l’avanzata della destra reazionaria. integralista,individualista,isolazionista di Salvini e compagni. Io non voglio parlare di paese allo sfascio, di disastro assoluto, di classe politica corrotta e di ladri, mafiosi, ma di idee e quella di coinvolgere l’ex governatore della Banca europea nella politica italiana mi sembra una buon idea. Buona giornata a tutti Antonio De Matteo Milano
Dare dello sfascista a Turani mi sembra un po’ troppo, Antonio, a me sembra una persona seria, non sempre con le idee giuste ma seria.
Cari tutti, veramente non capisco come si può dare dello sfasciata a uno come Turani. O non lo avete letto o non avete capito. Secondo me ciò che dice non è altro che la verità. Davvero pensiamo ad un’alleanza organica con i resti dei 5S ? Cioè coloro che hanno contribuito a distruggere la sinistra? Si perché la sinistra è distrutta e per rimetterla in campo non saranno sufficienti tre anni di buon governo. Dobbiamo pensare a dopo il 2023 ed iniziare a ricostruire un’idea di società che non sarà più quella del passato o del presente, sarà quella del futuro che si confronta con i problemi reali e non più ideologici. Pensiamoci ed esponiamo le ns. idee. Dobbiamo far tornare con noi i compagni e la gente in generale che si è fatta attrarre dal Grillo parlante, quello sì sfascista
Marco bs
Caro Marco,
la verità non è un dogma: esistono tante verità e quella del sig, Turani è una delle tante. Quando la smetterà di dare dello scemo al segretario del partito democratico e a coloro che cercano in qualche modo di far fronte alla grave situazione italiana per contenere la destra sovranista, nazionalista, individualista e che vuole i pieni poteri per il suo leader, solo allora smetterò di attribuirgli il termine sfascista. Visto che tu mi inviti a rileggere l’articolo del sig, Turani, riporto qui di seguito tra virgolette la parte più “bella” del suo pezzo. “ Mentre tutto questo si svolge sotto i nostri occhi il governo ( che non ha una lira ) sì arrabatta a far tassare le bevande zuccherate ed altre scemenze di pari livello”.
Per quanto riguarda il movimento cinque stelle, con il quale il tuo capo ha voluto fare il governo, noi, con Zingaretti, vogliamo continuare a collaborare per cercare insieme a loro di creare un’Italia migliore, più democratica più solidale e contrapposta all’Italia voluta dal centro destra di Salvini. Idee caro Marco che vanno verificate. Buona serata a tutti Antonio De Matteo Milano
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Caro Antonio, con il tuo intervento non solo offendi me ma anche la tua intelligenza. Io non ho e non voglio più avere ne capi ne capetti, voglio essere un uomo libero di pensare con la mia testa.
Due mesi fa nel mio intervento al circolo PD ho ribadito ( ci sono documenti) unico purtroppo, che dovevamo andare subito alle elezioni e fare assumere a legga e 5S il dovere di fare la finanziaria. Così non è stato e ci ritroveremo con un centro destra più forte con a capo Salvini. Per questo ribadisco che dobbiamo pensare al dopo 2023 per non sparire.
Caro Marco,
Il fatto che io abbia offeso la mia intelligenza non mi preoccupa affatto: non sono un intellettuale e quel po di acume che ho non arriva ad offendersi. Sono rattristato invece per aver offeso la tua e ti chiedo scusa, ma sinceramente non capisco dove ho peccato.
Ho detto solo che Matteo Renzi, uscito dal PD per tornare leader, è diventato il capo dei “vivaci” e quindi anche il tuo se l’hai seguito. Poi sulla collaborazione attuale con il Movimento 5 Stelle mi pare che anche voi “vivaci”siete d’accordo o no? Cari, Marco, Ernesto, Gianni Moscatelli, Camillo, ma perché continuate a dirmi che sono offensivo inutilmente ,che offendo la vostra intelligenza, ecc.ecc, solo perché ho cambiato giudizio su Matteo Renzi? Certo posso anche sbagliare, ma viva Dio possa esprimere liberamente il mio pensiero dicendo che Matteo Renzi non si è, ai miei occhi, confermato un grande leader ma un dei tanti masaniello? Preciso comunque che Masaniello è un personaggio storico, anche se di scarso peso, e quindi il suo nome non può essere considerato un’offesa. Concludo dicendo che io, nei confronti delle persone su citate, continuo ad avere stima ed apprezzo la loro passione politica, ma non condivido la loro scelta di passare ad “Italia viva” e non ho nessuna intestazione di offendere alcuno. Buona serata a tutti, Antonio De Matteo. Milano