Caro Sergio,
a quanto si legge, in questi pochi giorni due donne, tedesche, Ursula van der Leyen e Angela Merkel, hanno dato una lezione al mondo della politica. La Merkel ha proposto un piano che ha cambiato radicalmente la posizione del suo paese, divenuto il capofila di un gruppo che vuole rifondare, in pratica, la politica economica dell’Europa, e quindi avviare la stessa Europa a una maggiore integrazione. La de Leyen, senza far trapelare una dichiarazione, una anticipazione, senza neanche un tweet, e senza usare Facebook, ieri ha presentato un piano di straordinario rilievo; in questo piano, l’Italia sarebbe la principale beneficiaria, e la Germania contribuirebbe massicciamente, ben oltre la sua quota di contributo al bilancio europeo. Inutile entrare nei dettagli, che non saprei nemmeno spiegare bene; la sostanza è questa. Da notare anche, per la opportuna parità di genere, il comportamento serio ed efficace di Gentiloni, che annunciando il piano non ha neanche detto: è merito mio; un’assoluta stravaganza, che può anche preoccuparci. Cosa c’è dietro?
Ora, c’è da augurarsi che la politica italiana tutta (sperando che la proposta passi) si comporti in modo da essere all’altezza; purtroppo, quanto vediamo non è incoraggiante. Si desidererebbero alcune cose:
- smettere di insultare la Germania e la Merkel, tanto non funzionava neanche prima, quando qualche ragione la avevamo
- preparare nelle prossime ore (come dicono i politici in televisione) un piano credibile e attuabile, per spendere le risorse europee al meglio; questa è un’occasione unica, e se usiamo i fondi europei secondo le nostre abitudini, o buttandoli via, o magari facendoci sopra qualche affaruccio, siamo finiti davvero.
- fare le riforme, ma non le riforme per riformite acuta; quelle poche che servono davvero: giustizia, burocrazia, scuola, ambiente, fisco; finiamola di dire che queste sono “condizionalità” (non so perché dal vocabolario sia sparita la parola condizioni). Queste riforme le dobbiamo fare da decenni, e se ora ce le impongono come “condizionalità” dovremmo solo riflettere sulla brutta figura, e sulla sfiducia che i nostri atteggiamenti generano, e ringraziare che finalmente qualcuno ce le fa fare e controlla che si facciano.
Detto tutto questo, a mio avviso occorre anche riformare Renzi, sciogliere definitivamente i 5Stelle, processare Salvini (se ne vale la pena, se è una perdita di tempo rinunciamo), rassegnarsi al fatto che la Meloni è di destra, quella vera, cambiare qualche ministro e ministra, e pensare che un governo all’altezza è il minimo sindacale per andare avanti con qualche speranza di farcela.
Un caro saluto
Guido Clemente
19 Comments
Chissà perché il professor Clemente vuole riformare Renzi, che tra i politici è l’unico che sta sostenendo, e da tempo, esattamente quello che chiede lui?
Evidentemente gli sta antipatico, anche a lui. Bah!
PS: tralascio il dettaglio che sciogliere i 5 stelle d’imperio è cosa leggermente fuori dalle possibilità di ognuno.
Forse purtroppo, ma “sic est”.
Vanno battuti con la politica e con l’evidenza della necessità di riforme. Di quelle riforme.
Non so cosa dire; il giorno che Ernesto Trotta capirà la differenza tra una frase ironica e un trattato di filosofia della politica forse ci capiremo. Fino ad allora, continuerò a ironizzare su Renzi, come sugli altri, come ho fatto in questo commento, senza considerarlo lesa maestà, eproprio per evitare, speravo, di prendermi troppo sul serio, pur cercando di dire cose sensate, non verità rivelate che non posseggo
Siamo sul blog di Sergio Staino quindi, vivaddio, l’ironia è di casa, e non c’è maestà che qui non venga sistematicamente lesa.
Mi lasci però la libertà di fare anche qualche considerazione politica, sommaria finché vuole, ma legata al momento che stiamo vivendo, di cui anche Lei coglie l’estrema delicatezza.
Quelle riforme che Lei giustamente evoca s’hanno da fare per davvero, e non per riformite …!
Abbiamo il personale politico adatto alla bisogna?
Non dovremmo concentrarci sui risultati piuttosto che sui luoghi comuni e sui retroscena più o meno fantastici che ci vengono propinati dai media tutti i giorni?
Non c’è molto tempo, ha ragione, ma servono idee, coraggio e visione lunga.
Le donne che stanno governando il mondo (Merkel, von der Leyen, Lagarde, Gheorghieva) danno garanzia di lucidità e saggezza, ma con quelle stesse lucidità e saggezza sapranno giudicare le nostre azioni e le nostre riforme.
Sarà difficile contare balle o fare solo un po’ di ammuina.
Mi creda, il problema non è Renzi, sarebbe troppo facile.
Ogni tanto una barzelletta non guasta. Eccola.
Per una persona ottimista il bicchiere è mezzo pieno.
Per un pessimista è mezzo vuoto.
Per un ingegnere è due volte più grande del necessario.
Antonio De Matteo Pescara
Gentile sig. Trotta,
mi pare di essere come il tifoso che il lunedì discute al bar la partita della domenica, spiegando all’allenatore come si sarebbe dovuta giocare. Per questo mi rifugio nel paradosso, dato che vi è un’alluvione di commenti che creano sazietà; e aggiungermi ai tuttologi non mi piace molto. Tuttavia, le debbo una qualche osservazione meno estemporanea, poiché lei è una persona che giustamente cerca di fare analisi razionali e ha un’autentica passione politica.
Io volevo istituire un paragone tra i comportamenti da statiste/i della presidente della commissione europea e della cancelliera tedesca e i comportamenti dei nostri politici. E ho inteso anche notare la sobrietà e senso dello stato di Gentiloni, che ha contribuito a formulare una proposta vantaggiosa per l’Italia senza farsi accusare di essere di parte. Sono risultati straordinari, che fanno bene sperare.
Ma, se veniamo all’Italia, dobbiamo riconoscere che questa crisi gravissima ci ha colto in un momento molto basso della nostra vita politica; abbiamo un partito, i 5Stelle, che ha la maggioranza in parlamento, ma forse non più nel paese, che rimane impigliato nei suoi vizi di origine, per cui il suo contributo all’azione di governo è molto problematica, per usare un eufemismo. Si può pensare ciò che si vuole sui singoli problemi, ma il modo di affrontarli è pericoloso, privo come è di spessore, e preoccupato solo dei problemi interni al movimento : la questione Autostrade, la questione Fiat, la questione Mes, la questione giustizia, la questione economica in generale etc. etc. non sono affrontati razionalmente, ma solo su un piano propagandistico, con nessun riguardo al merito e soprattutto all’interesse pubblico, senza una visione alta e una prospettiva di largo respiro; il PD fa ciò che fa da anni: il pompiere, il partito responsabile, quando non di divide al suo interno; ma anche qui manca una visione, e sopire o giocare di rimessa non è la stessa cosa che avere un programma ambizioso, magari di sinistra per qualche aspetto; Italia Viva mostra abilità manovriera, su singoli temi può avere ragione, su altri no, ma questa azione politica, se è ammirata dagli estimmatori di Renzi, non può anche per ragioni oggettive andare oltre la azione di disturbo, la tattica del giorno per giorno, non ha respiro né può averlo; è una iniziativa che non contribuisce a costruire un solido progetto per il paese; e ciò a prescindere dalle buone o cattive intenzioni, non è di questo che parlo; se uno avesse cattive intenzioni ma ottenesse buoni risultati per una specie di eterodossia dei fini, benissimo. Renzi non è il problema principale, certo, ma non è la soluzione, ed anzi complica non poco le cose. Del resto, lo stesso si può dire di Calenda: dice spesso cose condivisibili, lo apprezzo anche come persona, ma dare testimonianza non è ciò che serve ora. La sua incidenza è oggi prossima allo zero, a prescindere dalla bontà o meno dlle sue opinioni. Leopposizioni sono un disastro, finché si autocondannano a formule vuote e ripetitive, puntano sulle pulsioni peggiori degli italiani, e non consentono un governo di salute pubblica, che prr la verità non vuole nessuno, ma che servirebbe in questa fase più del pane. In tutto questo, un presidente del consiglio per caso, la cui forza sta nella mancanza di alternative e nella necessità di avere qualcuno che metta insieme i cocci dopo che i giocattoli si rompono; ma anche i bambini sanno che non tutti i giocattoli, una volta rotti, si possono aggiustare.
Ora, dobbiamo spendere forse 172 miliardi di euro, oltre, spero il 37 del Mes, se non sono tutti matti, sulla base di un programma che dobbiamo sottopporre all’Unione Europea su alcune linee direttive dell’Europa stessa. Un’oportunità mai vista. Come si può sperare di affrontare e vincere questa sfida con questo personale politico e in questa situazione? Che è oggettiva, a prescindere dalla qualità di singole persone, che non possono fare miracoli; e comunque non vedo De Gasperi o altri in giro, s enon fuori dall politica attiva, il che non è un bene.
Questa è per me la situazione,e per questo non sono più intervenuto sul Blog di Sergio, s enon per sorridere per non piangere.
Cavolo, Guido, ti sei messo di buzzo buono per argomentare la tua lettura politica sull’oggi. Mi convince molto, probabilmente perché la comprendo anche bene vista la lunga frequentazione politica e amicale. Vediamo come prosegue e nel caso ci facciamo un libro.
Caro professore, è difficile non essere d’accordo con la sua analisi spietata.
Cionondimeno, bisogna pur andare avanti e portare a termine questa bizzarra legislatura.
Il personale politico è quello che è, ma non è che manchino del tutto le competenze per gestire in modo decente il complicato frangente che abbiamo davanti.
Ho scritto qualche tempo fa che De Gasperi è morto da tempo, ma anche prima che morisse avevano trovato il modo di metterlo da parte; perché era bravo e quelli bravi spesso danno fastidio, pretendono di fare, si espongono, rischiano, si prendono responsabilità che spesso si ritorcono contro… la storia della Repubblica è densa di esempi.
Io chiedo solo un po’ di coraggio a chi ha idee e capacità di indirizzo. Coraggio e determinazione, voglia di rischiare, senza spaventarsi per la difficoltà del compito.
Questo coraggio lo chiedo principalmente al PD, a Zingaretti ed a tutta la classe dirigente del partito, dove certo non mancano persone di buon livello. Non tentennino, non temano di sbagliare, non temano di rompere equilibri delicati. Non ce lo possiamo permettere. Avremo addosso gli occhi di tutta l’Europa (e non solo). Non facciamoci giudicare per le gaffe imbarazzanti di Laura Castelli o per la goffaggine di qualche ministro. I nostri sono più bravi, sono più preparati ed esperti; che corrano allora e non si mettano sgambetti a vicenda. Troppo danno hanno già fatto al Paese le beghe di cortile.
Italia Viva è una piccola realtà, ha un leader certamente ingombrante ma anche molto intraprendente, cui non manca il coraggio: andrebbe utilizzato e non stigmatizzato. Forse chiedo troppo, ma un po’ di gioco di squadra sarebbe utile ad indirizzare anche la massa dei 5 stelle che è oggettivamente sbandata e senza idee.
Non abbiamo alternative. Dobbiamo capirlo e andare avanti. Stia bene.
Certo che la nostra bella Italia è popolata di grandi critici, in tutti i campi, che si sostengono a vicenda ed insieme hanno un solo obiettivo: abbattere tutti i progetti e gli algoritmi messi in campo. Non ce ne sarà uno che andrà bene: il confronto avviene con le singole soggettive
” sensazioni ” e non su proposte concrete sorrette da dati e vantaggi per la collettività. Succede così che si dica:” due donne tedesche, Ursula van der Laynen ed Angela Merkel, hanno dato una lezione alla politica europea”. Sicuramente sono delle brave coordinatrice, ma vorrei ricordare che erano contrarie ai bond europei, all’acquisto da parte della BCE dei titoli di stato delle singole nazioni (soprattutto quelli italiani). Non solo ma hanno sostenuto insieme ai paesi del nord Svezia, Danimarca ecc che i fondi Mes dovevano essere concessi alle condizioni originarie e non senza condizioni per finanziare le spese sanitarie dei singoli paesi Europei. Poi, viva Dio, hanno cambiato,per fortuna, parere, ma non sarà stato sotto la spinta e le vibrate insistenze di qualcuno? Non sarà stato la grande politica di due uomini del PD e del presidente del consiglio dei ministri italiani? Non sarà stato grazie ai “facilitatori” David Sassoli, Paolo Gentilone e Giuseppe Conte che con l’aiuto di Francia e Spagna hanno convinto le due pur brave tedesche? La mia risposta alle suddette domande è; si. La politica, la grande politica, si fa nelle “stanze segrete” limando gli ” spigoli ” alle varie e numerose idee dei singoli politici per raggiungere un compromesso maggioritario che garantisca la comunità interessata. Per quanto detto io ringrazio i politici del centrosinistra, attori principali in questo scenario drammatico dell’Europa, per quello che hanno fatto e continuano a fare.
Grazie a Matteo Renzi, per aver contribuito in maniera consistente a formare l’attuale governo. Ringrazio Nicola Zingaretti, l’attuale segretario nazionale del PD, per aver tenuto in piedi la compagina governativa attuale tessendo giorno per giorno la complicata politica governativa. Non per ultimo il presidente Giuseppe Conte che con la sua grande capacità di mediazione, il suo impegno e la sua abnegazione ha contribuito alla grande ed impensabile politica Europea ed alla difesa del popolo italiano.
Visto che fino ad ora i risultati sono sotto gli occhi di tutti, fino a prova contraria, io chiedo al centrosinistra di continuare a sviluppare la loro politica attuale. Non chiedo un “cambio di passo”, ma mi auguro che il legame tra le forze governative si rafforzi sempre di più aumentando i vantaggi per la collettività italiana ed Europea.
Una domanda ai critici di centrosinistra voglio farla. Eccola. Un governo di sovranisti con Salvini e Meloni avrebbe ottenuto per la nostra Italia, a livello Europeo, risultati migliori di quelli che si stanno realizzando?
Un caro saluto a tutti e soprattutto ai nostri politici di centrosinistra.
Antonio De Matteo Pescara
Pangloss insegnava la metafisico-teologo-cosmolostoltologia. Provava ammirabilmente che non si dà effetto senza causa, e,che in questo migliore dei mondi possibili, il castello di monsignor barone era ilpiù bel castello….
Voltaire, Candide, Cap. I (critica alla tesi di Leibnitz). Rileggerlo è un sollievo
Caro professore,
non pensa che avremmo gran bisogno di un nuovo illuminismo, di una botta di razionalità, di un sussulto di laicità, per affrontare le traversie che ci aspettano come singoli e come genere umano?
Se Voltaire avesse avuto i mezzi scientifici, tecnici e tecnologici che abbiamo noi oggi, avrebbe immaginato un Candide diverso?
Forse le domande sono mal poste, ma dopotutto noi siamo figli di quel mondo lì e quelle radici dovrebbero ancora aiutarci ad andare avanti.
(Del tutto casualmente ho anche io Candide sulla scrivania in questi giorni).
un episodio mi ha particolarmente impressionato: il repentino cambio di opinione della Lagarde. il giorno prima sosteneva, sprezzantella, che dello spread poco o nulla gli importava. il dì successivo si affannava ad acquistare bond italici. merito della rampogna del nostro Mattarella? francamente dubito. sospetto una qualche telefonata berlinese. che ne dite?
Caro professore Guido sia clemente e convenga con me su quanto diceva Voltaire che riassumo come meglio riesco: “io non sono d’accordo con quello che tu dici, ma mi batterò fino alla morte affinché tu possa sostenerlo”. Un caro saluto a tutti. Antonio De Matteo Pescara
Nel mondo i “portatori sani” di epatite B-C sono circa 500 milioni. Muoiono per le suddette malattie circa 1,5 milioni/anno persone nel mondo. Inoltre i non curabili e poi deceduti sulla nostra terra per tbc sono circa 1,4 milioni/anno
L’attuale pandemia ha ucciso circa 400 mila persone in 6 mesi
Perché il covid 19 si considera più pericoloso delle altre malattie?
Antonio De Matteo Pescara
Hai mai visto le terapie intensive degli ospedali intasate da malati di epatite, o di tbc?
O camion dell’esercito portare via bare di morti di altre patologie?
Stai per caso cominciando a pensare che sia tutta una montatura di Bill Gates?
Torna tra noi Antonio, per favore.
No: nessun complotto e nessuna accusa per come si è gestito e si continua a gestire la pandemia Covid 19. Io volevo solo ragionare sui numeri del mondo e capire perché 1,5 milioni /anno di morti per epatite spaventano meno di 400 mila morti in sei mesi per covid19. Oh è una mia sensazione, ma può essere che per i morti non vale il discorso: uno vale uno. Non solo: nel mondo ci sono 500 milioni di “portatori sani” di epatite, ma a nessuno è venuto in mente di approntare un’App per “rintracciarli”. Caro Ernesto io non ho verità ne concrete e ne supposte, ma cerco le prime: le supposte è meglio metterle da un’altra parte. Credo sia un mio diritto formulare delle domande e restare nella nostra comunità senza essere “espulso” o isolato. Sono altresì convinto che Bill Gates sia un grande imprenditore che sta facendo sicuramente qualcosa per quei milioni di morti che muoiono di fame e le loro bare non mi risulta siano trasportate dagli eserciti per la sepoltura. Concludo dicendo, caro Ernesto, che io non voglio fare nessuna polemica, soprattutto con te, ma mi chiedevo e vi richiedo: non sarebbe giusto affrontare anche gli altri problemi come abbiamo affrontato quello del COVID o viceversa? Pace e bene a tutti Antonio De Matteo Pescara
Caro Ernesto Trotta, tu che sei un acceso sostenitore della medicina ufficiale considerandola come unica associazione in grado di interpretare e misurare i fenomeni scentifici, ci aiuti a capire l’interpretazione di quest’ultima sul covid 19?
Emeriti e noti medici sostengono che il virus che ci ha terrificato e continua a preoccuparci “non esiste più essendo la sua carica virale quasi sparita”. Altri scienziati medici di pari gradi dicono che non e’ vero: ” non esistono dati scentifici certificati che lo dimostrano”. Per cortesia chi ha ragione? Grazie e buon fine settimana.
Antonio De Matteo Pescara
Caro Antonio,
la stregoneria, o il complottismo, o la credenza popolare o roba simile, ha sempre una risposta per tutto: spesso completamente inventata e non supportata da nulla, ma la risposta ce l’ha e la fornisce con sicurezza ed a volte protervia.
La scienza invece spesso non ce le ha, le risposte, almeno finché non dispone di prove certificate e ripetibili: fa quindi ipotesi, discutibili, da verificare, e gli scienziati dovrebbero sempre dichiarare il livello di affidabilità di ciò che dicono e mai spacciare opinioni anche qualificate per verità, se le prove non sono disponibili.
Poi, si sa, la telecamera ipnotizza, strega, ammalia, e quindi può far dire cose inesatte o con modi e toni inesatti.
Resta il fatto che la scienza non è un dispenser di verità, semmai è un dispenser di dubbi, e va maneggiata con cura.
I talk show non sono proprio l’ambiente più adatto e noi invece da mesi sentiamo solo talk show, condotti per giunta da pseudo giornalisti solo in cerca di audience e del tutto disinteressati a fare informazione ed anche formazione su argomenti non banali come la virologia, l’epidemiologia, la biologia in generale.
Quindi, impariamo a pesare ciò che sentiamo, confrontiamolo, puliamolo degli effetti speciali e soprattutto non siamo impazienti: la conoscenza richiede i suoi tempi, che non sono quelli della televisione.
Stai bene.
Il grande scienzato Isaac Newton alla domanda su come si sentiva dopo aver vissuto una vita intellettualmente intensissima, rispose cosi.
“Come un bambino che gioca sulla spiaggia, e trova di tanto in tanto un sassolino più levigato o una conchiglia più bella del solito, mentre il grande oceano della verità giace sconosciuto davanti a me.
Tutti gli scienzati veri ragionano cosi, gli altri, che si atteggiano a sapienti sono ciarlatani.
Su quanto su scritto, caro Ernesto, concordiamo ampliamente e come te cerco di ascoltare e seguire i veri scienzati che ragionano su ipotesi per dimostrare tesi povvisorie. Buona domenica a tutti. Antonio De Matteo Pescara
Ho visto l’intervista di Matteo Renzi nel programma televisivo ” non è l’arena” e devo fare i complimenti all’intervistato. Finalmente il ragazzo ha capito che con “i piccoli passi ed i compromessi” la politica cambia il mondo e le rivoluzioni hanno sempre e solo creato disastri. Peccato che non sia successo quando era segretario nazionale del PD. Comunque meglio tardi che mai.Ci sono buone speranze per l’attuale governo. Buona giornata a tutti.
Antonio De Matteo Pescara