Pubblicato da Squilibri editore è uscito “Vent’anni di Sessantotto” di cui vedete qui la copertina. Un modo insolito di rileggere quella grande stagione attraverso le musiche e le canzoni nate in quegli anni in occidente e in tutti gli angoli più sperduti del mondo. Due cd, per complessivi 45 pezzi musicali, vi accompagneranno nella lettura anche insieme a tantissimi miei disegni, alcuni d’epoca, altri attuali. Essendo uno dei tre autori non posso dirvi che il libro è bellissimo, utile e divertente, ve lo faccio dire allora dall’amica Marcelle Padovani, corrispondente da Roma del Nouvel Observateur.
Parigi, Gennaio 1968: ancora studentessa, mi chiedo seriamente cosa farò della mia vita. Ho quattro strade che ambisco di seguire: speleologa; professoressa di filosofia; spogliarellista ( sì!); giornalista. Scoppia il maggio ’68 e mi oriento ovviamente verso il giornalismo. Con grande consapevolezza ed allegria. Con l’animo lucido e ludico assieme. Quello stesso che ho appena ritrovato nella pubblicazione dei 6 “S”, cosi li ho soprannominati: Sergio Secondiano Sacchi, Sergio Staino, e Steven (Forti). Che ci restituiscono con i loro flash, disegni, immagini, testi, ricordi, lo spirito di quell’anno indimenticabile.
Non esiste momento più opportuno per chinarsi su queste 450 pagine con i suoi canti, controcanti, contestazioni e cadute. Altro che “Piattaforma Rousseau”. Ci ricordano queste pagine che il mondo può essere cambiato in profondità, con più progresso, più uguaglianza, più libertà e soprattutto più allegria. L’allegria e la fiducia che terribilmente mancano agli attuali pensatori e gestori del presente, affogati da indescrivibili tristezze e sfiducie da sistematica decostruzione della mente .
Lo trovate in libreria oppure potete ordinarlo dal sito di Squilibri che trovate cliccando qui.
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